- achenio
frutto secco indeiscente simile alla nucula, ma derivato da un ovario infero.
- acuminato
organo (sepalo, petalo , foglia ecc.) che termina con una lunga punta aguzza.
- afillo
fusto privo di foglie.
- aghifoglia
pianta con foglie a forma di ago.
- ala
Espansione membranosa o laminare di vari organi, specialmente di frutti (es. samare) e di fusti (spigoli longitudinali con creste). Il termine viene usato anche per indicare uno dei due petali laterali in certi fiori papiglionacei come ad esempio nelle Fabaceae (Leguminose).
- albero
pianta perenne di consistenza legnosa, alta almeno 4-5 m, contraddistinta da uno o più fusti principali eretti che si ramificano ad una certa altezza dal suolo.
- aliena
sinonimo di esotica, alloctona.
- alloctona
sinonimo di esotica, aliena.
- alterne
riferito solitamente alle foglie inserite sul fusto in modo alternato da una parte e dall'altra.
- amento
infiorescenza allungata e solitamente pendula composta da fiori unicamente maschili o femminili.
- amplessicaule
organo (foglia, stipola ecc.) privo di picciolo (sessile) che abbraccia completamente il fusto.
- anemocora
pianta che sfrutta il vento (dal greco anemos) per disperdere lontano i propri frutti o semi.
- anemofila
- riferito all'impollinazione di una pianta per mezzo del vento.
- Angiosperme
- sottodivisione delle Spermatofite comprendente le piante vascolari che producono semi protetti da un ovario.
La parola Angiospermae deriva dal greco "aengeion" = involucro e "sperma" = seme, cioè piante a seme nascosto in un involucro.
Infatti il seme di queste piante non è nudo come quello delle Gimnosperme, ma protetto da un'apposita struttura detta ovario.
La caratteristica distintiva delle Angiosperme è il fiore, l'organo riproduttivo preposto alla produzione dei semi.
Apparse nel Cretaceo (circa 130 milioni di anni fa), le Angiosperme contano circa 300.000 specie e sono oggi le piante più diffuse ed importanti sia dal punto di vista ecologico che economico. - annuale
- pianta che germina, fiorisce, fruttifica e muore nel corso di un anno. Per la sua sopravvivenza si affida unicamente al seme.
- antela
infiorescenza vagamente somigliante ad un'ombrella, in cui i fiori o i gruppetti di fiori esterni sono portati da rami più alti di quelli interni. Infatti ogni ramo secondario è più lungo del precedente che lo regge.
- antera
parte terminale fertile dello stame che contiene il polline.
- anteridio
- organo sessuale all'interno del quale si formano i gameti maschili.
- antropizzato
- ambiente frequentato e trasformato dall'uomo.
- arbusto
pianta perenne di consistenza legnosa che supera raramente i 5 m, contraddistinta da ramificazioni che si sviluppano a livello del suolo. Non è pertanto distinguibile un fusto principale.
- archegonio
- organo sessuale a forma di fiasco che nella porzione inferiore rigonfia contiene il gamete femminile che verrà fecondato.
- archeofita
- specie esotica giunta in Italia prima della scoperta dell'America (1492) e considerata come naturalizzata.
- areale
Area di distribuzione di una specie.
- arillo
involucro del seme di alcune conifere, a volte ingrossato e carnoso, che può essere confuso con un frutto.
- aristato
organo provvisto di resta.
- ascella
angolo tra la foglia e la porzione superiore del fusto dove possono essere inseriti fiori, gemme, rami ecc.
- ascendente
- riferito ad organi (fusto o rami) che nascono più o meno orizzontali alla base e che si curvano per diventare gradatamente verticali ed eretti.
- astata
foglia con lamina a forma di punta di lancia con due appendici basali più o meno divaricate e acuminate.
- attinomorfo
fiore regolare e simmetrico (a simmetria raggiata).
- auricolato
organo (solitamente la foglia) che porta alla base due orecchiette simmetriche.
- autocora
pianta che provvede con mezzi autonomi alla dispersione dei propri semi attraverso meccanismi a scatto che li proiettano lontano.
- autoctona
specie che si è insediata spontaneamente ed evoluta naturalmente (senza l'intervento dell'uomo) in un determinato territorio. Sinonimo di nativa, indigena.
- autogamia
- riferito a piante che effettuano l'autoimpollinazione cioè tramite il polline che esse stesse producono.
- avventizia
specie che si diffonde con mezzi propri in un'area ristretta, diversa da quella originaria e che spesso tende col tempo a scomparire.
- bacca
frutto carnoso contenente più semi sparsi nella polpa.
- becco
- bi
prefisso che sta ad indicare "due volte" (es. bilabiato).
- bienne
- pianta erbacea che vive due anni: nel primo anno si sviluppa, nel secondo fiorisce, fruttifica e muore
- bilabiato
riferito a calice o fiore quando appaiono divisi in due lobi, simili a labbra.
- brattea
foglia modificata, talvolta anche colorata, posta vicino al fiore o ad una infiorescenza a scopo protettivo.
- bratteola
Piccola brattea secondaria, posta lateralmente ad un peduncolo fiorale che può formnare un calicetto secondario.
- bulbillo
piccolo bulbo che nasce all'ascella delle foglie o su altre parti della pianta e che, staccandosi, assicura la riproduzione asessuata della pianta (per via vegetativa).
- bulbo
organo sotterraneo, a forma di grossa gemma, formato da un breve fusto circondato da foglie squamose più o meno carnose.
- calice
involucro esterno del fiore costituito da un insieme di sepali che ha funzione protettiva degli organi interni del fiore.
- canalicolato
- organo percorso da piccoli canali che permettono il passaggio dei liquidi.
- capolino
insieme di piccoli fiori sessili, impiantati sul ricettacolo, distinti in fiori periferici (ligulati) e/o interni (tubolosi), tanto fitti da simulare un unico fiore (infiorescenza contratta).
- capsula
frutto secco deiscente in grado di disperdere i propri semi autonomamente, secondo modalità diverse. La consistenza dei tessuti che formano la capsula è molto variabile e si può passare a volte a forme carnose.
- carena
insieme dei due petali inferiori saldati tra loro e simulanti la carena di una nave (tipico della famiglia delle Fabaceae).
- carenato
organo o parte di esso che ha un aspetto simile alla carena di una nave. Nella foglia si verifica quando è piegata longitudinalmente nella pagina superiore.
- cariosside
- frutto secco indeiscente in cui il seme è completamente saldato al frutto. Tipico della famiglia delle Poaceae.
- carpello
Foglie modificate, libere o fuse, che racchiudono una o più cavità, dette loculi, all'interno dei quali ci sono gli ovuli. La struttura formata dai carpelli prende il nome di ovario.
- cauline
riferito solitamente alle foglie del fusto.
- cespitosa
pianta cespugliosa che sviluppa numerosi fusti dalla radice o dal rizoma.
- ciazio
Infiorescenza tipica delle Euforbiaceae. Essa è formata da un involucro a coppa portante 4-5 ghiandole nettarifere di forma variabile (spesso colorate), da un solo fiore femminile (provvisto di un lungo peduncolo) composto da un ovario globoso con 3 stili saldati in basso e da numerosi fiori maschili ridotti al solo stame. Questa struttura simula quella di un fiore semplice.
- cigliato
- cinorrodo
"falso frutto" carnoso che non deriva dall'ovario ma da un ricettacolo a forma di urna che ingrossandosi racchiude uno o più veri frutti.
- cirro
foglia trasformata in un organo sottile e lungo che consente alle piante di avvilupparsi a dei sostegni per arrampicarsi in alto.
- cladodo
porzione del fusto che si è modificato, si è appiattito ed ha assunto la somiglianza e la funzione di una foglia.
- clavato
organo a forma di clava.
- cono
(sinonimo di pigna): insieme delle foglie fertili (squame) portanti il polline o gli ovuli e disposte ad elica o in verticilli su un asse ad accrescimento definito.
- conocarpo
"falso frutto" tipico della fragola in cui il ricettacolo assume forma di cono sul quale sono posizionati i veri frutti, cioè le piccole nucule o acheni che normalmente chiamiamo semi.
- convoluta
- lamina fogliare arrotolata su se stessa in senso longitudinale che forma un tubo.
- cordato
organo (solitamente la foglia) a forma di cuore con un'insenatura a livello del picciolo.
- corimbo
infiorescenza nella quale i fiori sono allineati alla medesima altezza mentre i peduncoli che li sorreggono partono dal fusto ad altezze differenti.
- corolla
parte più appariscente del fiore costituita dai petali.
- cotiledone
- foglia embrionale presente nel seme in numero variabile e ricca di sostanze di riserva.
- crenato
organo (foglia, petalo ecc.) con il margine intaccato da denti larghi, arrotondati e poco profondi.
- culmo
- fusto vuoto internamente, tipico della famiglia delle Poaceae.
- cuneato
organo (riferito solitamente alla base di una foglia ) che termina a forma di cuneo.
- cupola
involucro di varie forme e dimensioni, che avvolge alcuni frutti alla base o completamente.
- decidua
pianta a foglie caduche.
- deciduo
Sinonimo di caduco, quando una parte della pianta (solitamente le foglie), si stacca spontaneamente dopo aver svolto la sua funzione.
- decorrente
riferito solitamente alla foglia quando la sua inserzione abbraccia il fusto prolungandosi su di esso.
- deiscente
frutto secco che a maturità si apre secondo varie modalità per consentire l'uscita dei semi.
- dentato
organo (foglia, sepalo ecc.) con margine che presenta dentelli poco profondi e acuti.
- dicasio
Infiorescenza in cui si sviluppano due rami fioriferi simmetrici, ramificazione che può essere ripetuta diverse volte.
- dicotiledone
- riferito ad una pianta il cui embrione possiede due cotiledoni.
- dicotomia
tipo di ramificazione apicale nel quale l’apice dell’asse si divide in due parti, ciascuna delle quali può ulteriormente biforcarsi in due parti, più volte allo stesso modo.
- digitato
organo le cui parti si distaccano da uno stesso punto e divergono come le dita di una mano.
- dioica
pianta con fiori esclusivamente maschili o femminili.
- drupa
frutto carnoso con una parte esterna sottile (l'esocarpo o buccia), una parte centrale carnosa (il mesocarpo o polpa), ed una parte interna legnosa (endocarpo o nocciolo), che contiene al suo interno generalmente un solo seme. Le piante che producono drupe affidano la loro riproduzione agli animali che si cibano di questi frutti, attratti dalla polpa che è spesso dolce e saporita. Il nocciolo viene spesso ingoiato, e grazie all'endocarpo coriaceo, il seme passa indenne il tratto digestivo di questi animali.
- edule
- commestibile.
- endocarpo
- il più interno dei tre strati di cui è formato un frutto (es. nocciolo).
- endozoocora
- pianta che ha frutti carnosi (bacche o drupe) appetiti da uccelli o mammiferi i cui semi vengono dispersi attraverso le feci.
- entomofila
riferito all'impollinazione di una pianta per mezzo degli insetti.
- epicalice
insieme di brattee esterne poste immediatamente sotto al calice e simile ad esso (tipico delle Rosaceae). Sinonimo di calicetto.
- epichilo
parte inferiore (apicale) del labello quando quest'ultimo è diviso longitudinalmente da una strozzatura mediana. Forma tipica di alcune orchidee (Cephalanthera, Epipactis, Serapias ecc).
- epifita
riferito ad una pianta che vive e si sviluppa su di un'altra senza rapporti di parassitismo.
- epigeo
- riferito a quella parte della pianta che si sviluppa sopra la superficie del terreno.
- ermafrodita
pianta che possiede contemporaneamente organi sessuali maschili e femminili.
- esocarpo
- riferito alla parte più esterna di un frutto (es. buccia).
- esotica
Specie non originaria del luogo in cui abita e la cui presenza deriva direttamente o indirettamente dall'intervento dell'uomo a partire dalla nascita e diffusione dell'agricoltura nel Neolitico. Tra le piante esotiche si distinguono le archeofite introdotte prima del 1492 (scoperta dell'America) e le neofite, giunte in Italia dopo la scoperta dell'America.
In relazione alla loro capacità di colonizzare le aree di nuova introduzione, le specie esotiche (archeofie e neofite) si suddividono in:- casuali (effimere, occasionali) - specie spesso incapaci di riprodursi e in ogni caso di formare popolazioni stabili (es. relitti di coltura);
- naturalizzate - specie che si riproducono spontaneamente e formano popolazioni stabili a brevi distanze dalle piante originarie;
- invasive - specie in grado di diffondersi velocemente e colonizzare vaste aree anche lontanto dalle piante originarie.
Esotica è sinonimo di alloctona, aliena.- eterofillia
Presenza di foglie di forma diversa sulla stessa pianta.
- famiglia
- grande gruppo di piante, con caratteri simili tra loro, raggruppati in base alla struttura dei fiori, dei frutti e degli altri organi. Ogni famiglia è composta da uno o più generi.
- fascicolato
Riunito in fascetti. Si può riferire a fusti, fiori o foglie quando sono riuniti in mazzetti che partono dallo stesso punto.
- filamento
sostegno dell'antera che insieme ad essa costituisce lo stame.
- fistoloso
- organo che presenta una cavità interna.
- fittone
- radice principale della pianta che si sviluppa verticalmente verso il basso.
- follicolo
frutto secco deiscente spesso rigonfio e allungato che a maturità si apre lungo una sola linea di saldatura.
- forma biologica
- tipo di adattamento messo in atto dalla pianta al fine di preservare le gemme nella stagione avversa.
- fotosintesi
- processo chimico svolto da piante verdi in presenza di luce, che trasforma l'anidride carbonica e l'acqua in zucchero e ossigeno.
- fronda
termine usato per indicare la "foglia" di una felce.
- galla
formazione di aspetto e dimensioni vari, prodotta da un organo (foglia, fiore, gemma ecc.) come reazione a punture di insetti.
- gamete
- cellula riproduttiva maschile o femminile.
- gametofito
- prima fase del ciclo biologico tipico delle Pteridofite nella quale si sviluppano i gameti maschili e femminili. Vedi protallo.
- gamopetalo
fiore i cui petali sono tutti saldati insieme, almeno nella parte basale.
- gemma
formazione protettiva che racchiude i tessuti dai quali hanno origine i rami e gli organi fiorali della pianta. Le gemme permettono alla pianta il superamento di un lungo periodo di riposo.
- genere
- raggruppamento che riunisce piante strettamente affini, solitamente formato da diverse specie.
- Gimnosperme
- sottodivisione delle Spermatofite comprendente le piante vascolari che producono semi non protetti da un ovario.
Esse cominciarono a diffondersi nel Triassico (circa 250 milioni di anni fa).La parola Gymnospermae deriva dal greco "gymnós" = nudo e "sperma" = seme, cioè pianta a seme nudo.
I semi delle Gimnosperme infatti sono ancora rudimentali, e a differenza delle Angiosperme, non si formano all'interno di un ovario che diventa il frutto, ma sono nudi e disposti tra le scaglie di un cono ligneo (pigna), o di una struttura simile. - ginocchiato
riferito solitamente al fusto o ad altro organo quando è piegato.
- glabro
organo (es. foglia, fusto, calice) dalla superficie liscia, privo di peli.
- glauco
di colore verde-azzurrognolo.
- glume
brattee che, appaiate, racchiudono il fiore (spighetta) delle Poaceae (in alcune specie ne è presente una sola).
- guaina
dilatazione della base del picciolo di una foglia che avvolge il fusto.
- habitat
- insieme di condizioni ambientali che favoriscono la vita di determinate specie vegetali ed animali.
- ialino
Colore biancastro, traslucido, quasi trasparente di un organo laminare (es. foglia o brattea).
- ibrido
- individuo derivante dalla fecondazione tra piante appartenenti a varietà o specie diverse e che presenta caratteristiche di entrambi i genitori.
- idrocora
- pianta disseminata per mezzo dell'acqua i cui semi o piccoli frutti sono predisposti al galleggiamento.
- idrofila
- riferito all'impollinazione di una pianta per mezzo dell'acqua.
- igrofila
pianta che predilige luoghi umidi.
- imparipennata
riferito ad una foglia composta, con due o più paia di foglioline disposte a coppia ai lati della nervatura centrale che termina però all'apice con una sola fogliolina.
- impollinazione
- fecondazione dell'ovulo attraverso l'azione del vento, degli insetti o dell'acqua.
- indeiscente
frutto che non si apre a maturità e conserva i semi al suo interno fino alla germinazione o si distrugge per marcescenza.
- indigena
- vedi autoctona
- indusio
pellicola, a volte caduca, che ricopre e protegge i sori delle felci.
- infestante
specie che tende a diffondersi velocemente, danneggiando la vegetazione circostante.
- infiorescenza
particolare disposizione ravvicinata di un numero variabile di fiori. L'infiorescenza a volte assume l'aspetto di un fiore singolo (capolino).
- infruttescenza
insieme dei frutti derivati da un'infiorescenza.
- internodo
porzione di fusto compresa tra un nodo e l'altro.
- intero
organo (foglia, petalo ecc.) liscio, privo di dentellature o smarginature.
- involucro
insieme di brattee o squame che circondano e proteggono calice e corolla. Detto anche di una spira o spire di brattee alla base di una ombrelletta o una ombrella.
- ipanzio
Involucro fatto a forma di coppa o tubo che circonda in alcune specie l'ovario.
- ipochilo
parte superiore (basale) del labello quando quest'ultimo è diviso longitudinalmente da una strozzatura mediana. Forma tipica di alcune orchidee (Cephalanthera, Epipactis, Serapias ecc).
- labello
tepalo inferiore nelle Orchidaceae solitamente molto appariscente per forma, dimensione e colore.
- lacinia
incisione profonda che frammenta un organo (foglie, petali, ecc.) per cui ne risultano lembi lunghi e stretti.
- lamina
parte espansa di un organo appiattito (solitamente la foglia) che presenta una pagine superiore e una pagina inferiore generalmente differenziate.
- lanceolato
organo con lamina allungata, a forma di lancia.
- latifoglia
pianta con foglie espanse.
- legume
frutto secco deiscente che a maturità si apre in due valve su due linee opposte (sutura e dorso).
- lemma
paglietta o glumetta inclusa nelle glume. Costituisce un elemento indispensabile per l'identificazione delle specie appartenenti alla famiglia delle Poaceae.
- lenticella
formazione puntiforme o allungata presente sulla corteccia di varie piante che permette gli scambi gassosi fra i tessuti sottostanti e l'esterno.
- liana
pianta perenne di consistenza legnosa il cui fusto non è in grado di sostenersi da sé e quindi si arrampica sui tronchi di altri alberi per raggiungerne le chiome, in modo da riuscire a prendere quanta più luce possibile.
- lianosa
pianta con portamento rampicante, come una liana.
- ligula
riferito all'appendice membranosa situata tra la lamina fogliare e il fusto che può essere più o meno lunga, intera, sfrangiata o sostituita da peli. Riferito anche al singolo fiore periferico delle Asteraceae.
- ligulato
riferito all'infiorescenza composta da piccoli fiorellini periferici del raggio a forma di ligula (tipico delle Asteraceae).
- lirato
organo (riferito solitamente alla forma della foglia) suddiviso in segmenti e caratterizzato da un segmento apicale (rotondo, reniforme) di maggiori dimensioni e segmenti laterali minori; a forma di lira.
- lobato
riferito alla forma di un organo, generalmente una foglia, quando il contorno presenta delle incisioni poco profonde e arrotondate.
- loggia
cavità interna di ovari o frutti; le logge sono separate per mezzo di setti o diaframmi e racchiudono gli ovuli o i semi.
- mellifera
- pianta che produce sostanze zuccherine costituenti il nettare, adatte alla produzione del miele.
- mesocarpo
- riferito alla parte centrale del frutto situata tra l'esocarpo e l'endocarpo (es. polpa).
- mesofila
- pianta che predilige ambienti mediamente umidi.
- monoica
pianta che porta i fiori unisessuali, maschili e femminili, separati.
- mucrone
punta sottile e dura all'apice di un organo (foglia, sepalo ecc.).
- mutico
senza resta.
- nativa
- vedi autoctona.
- naturalizzata
- introdotta dall'uomo e cresciuta come se fosse spontanea in un luogo specifico.
- nervatura
venatura o nervo più o meno sporgente delle foglie che ha funzione di vaso conduttore della linfa.
- nettario
- piccolo organo nel quale si forma ed è contenuto il nettare.
- nodo
punto di inserzione delle gemme e delle foglie su fusti e rami, in generale ingrossato.
- nucula
frutto secco indeiscente che ha una parte esterna legnosa e una parte interna costituita da un unico seme libero dalle pareti, che riempie quasi completamente la cavità.
- ob
- prefisso che serve ad invertire il senso di una forma (es. oblanceolato).
- oblanceolato
organo (solitamente la foglia) di forma lanceolata con la parte più larga nella metà superiore.
- obovato
organo (solitamente la foglia) di forma ovale con la parte più larga nella metà superiore.
- ocrea
guaina più o meno membranosa, derivata dalla fusione delle stipole, che avvolge il fusto in corrispondenza del picciolo delle foglie. Tipico delle Polygonaceae.
- ombrella
infiorescenza in cui i peduncoli dei fiori partono tutti dallo stesso punto del fusto e raggiungono tutti la stessa altezza.
- opposte
riferito solitamente a foglie che nascono in coppia per ogni nodo e su lati opposti.
- otricello
frutto secco tipico delle Cyperaceae.
- ovario
organo situato nella parte inferiore del pistillo contenente gli ovuli. Può essere:
1) supero, se posizionato al di sopra del ricettacolo. L'ovario supero può dare origine a bacche, drupe, capsule
2) infero, se posizionato al di sotto del ricettacolo. Spesso l'ovario infero origina falsi frutti (es. pomo, cinorrodo)
3) semi-infero se posizionato in parte sopra il ricettacolo e in parte sotto.- ovato
- organo di forma ovale.
- ovulo
- organo riproduttore del fiore.
- pagliette
Piccole lamine (scaglie) di diversa forma e consistenza, presenti nel ricettacolo del capolino, che separano i fiorellini tubolosi o gli acheni.
- palea
- glumetta interna, tipica delle Graminaceae, che racchiude e protegge il fiore.
- palmato
organo (solitamente la foglia) con parti disposte a ventaglio come il palmo di una mano.
- palmatosetta
riferito alla foglia quando è suddivisa in più lobi disposti a ventaglio separati da un'incisione che si spinge oltre metà della lamina, quasi fino alla nervatura centrale.
- pannocchia
infiorescenza composta, formata da un asse principale su cui si inseriscono ramificazioni laterali. Detta anche racemo composto.
- papilionaceo
fiore con corolla zigomorfa formata da 5 petali dei quali quello superiore è più grande ed eretto (vessillo). i due laterali sono orizzontali e simmetrici (ali) e quelli inferiori, anch'essi simmetrici, sono uguali e saldati (carena).
- pappo
ciuffo di peli o setole, portato all'appendice di frutti o semi, che ha la funzione di disseminare la pianta a distanza per mezzo del vento.
- paracorolla
riferito a quella specie di coppa che è situata nella parte centrale del perigonio. Tipica del genere Narcissus.
- parassita
pianta che vive su di un'altra traendo il suo nutrimento da quest'ultima che non beneficia in alcun modo della relazione.
- paripennata
foglia composta con un numero pari di foglioline (assenza di fogliolina apicale).
- patente
qualsiasi organo sporgente ad angolo retto.
- peduncolo
organo che sostiene il singolo fiore o l'infiorescenza (comunemente detto picciolo).
- peltato
organo (solitamente la foglia) il cui picciolo si inserisce verso il centro della lamina.
- pennata
foglia composta da foglioline disposte ai lati di un asse (rachide) come nelle penne degli uccelli. Bi-tri pennata si riferisce a foglia a sua volta divisa due o tre volte.
- pennatosetta
foglia profondamente pennata, ma non incisa fino alla nervatura centrale e non formante foglioline separate.
- perenne
- pianta legnosa o erbacea che vive più di due anni grazie alla presenza di radici o di altri organi sotterranei che in primavera, dopo il riposo invernale, permettono alla pianta di rifiorire.
- perianzio
insieme dei petali (corolla) e dei sepali (calice) distinti tra loro.
- perigonio
perianzio in cui calice e corolla sono uniti (non differenziati) composto da tepali.
- personata
corolla bilabiata che resta chiusa da un'apposita struttura del palato (tipica delle scrophulariaceae).
- perule
Foglie trasformate in piccole squame che fungono da isolanti termici e proteggono le gemme nelle stagioni avverse (per noi l'inverno). Solitamente hanno consistenza coriacea e cadono quando le gemme si schiudono.
- petalo
singolo elemento della corolla.
- picciolo
parte basale della foglia che unisce la lamina al ramo.
- pinna
divisione primaria di una fronda di felce.
- pinnula
una delle molte divisioni in cui si articola una fronda di felce.
- pioniera
specie che si adatta bene su terreni poveri e inospitali, preparando il suolo a specie più esigenti.
- pistillo
- pollinodi
strutture particolari delle orchidaceae e Asclepiadaceae, formate da gruppi di granuli pollinici agglutinati. Detti anche pollinii.
- pollone
ramo che si origina da gemme avventizie o dormienti direttamente dalla radice o in seguito al taglio della pianta a livello del terreno.
- pomo
"falso frutto" derivante non dall'ovario ma dall'ingrossamento del ricettacolo fiorale che diventa carnoso e colorato. Il vero frutto non è la parte esterna molle ma quello che noi siamo abituati a chiamare "torsolo" e che contiene più noccioli (semi).
- pronubo
insetto o altro animale che favorisce l'impollinazione di una pianta.
- protallo
minuscola lamina cuoriforme generata da una spora, sulla quale vengono prodotti gameti maschili e/o femminili.
- Pteridofite
divisione del Regno Vegetale comprendente tutte le piante vascolari che si riproducono per mezzo di spore.
Il nome Pteridophyta deriva dal greco "ptéris" = felce e "phytòn" = pianta, con riferimento alle piante maggiormente rappresentate in questo gruppo e cioè le felci.
La storia delle Pteridofite è molto antica ed è iniziata nel Devoniano (circa 400 milioni di anni fa) quando, dopo un lento e continuo sforzo di adattamento, queste piante fecero la loro comparsa sulla terraferma.
Pur essendo piante per lo più terrestri, esse sono ancora fortemente legate alla presenza dell'acqua, elemento indispensabile alla germinazione delle spore.- pubescente
ricoperto da una peluria densa e sottile.
- racemo
infiorescenza allungata con fiori peduncolati disposti a grappolo, generalmente senza un fiore terminale.
- rachide
prolungamento del picciolo di foglie o fronde pennate da cui partono le foglioline oppure asse centrale delle infiorescenze.
- reniforme
organo a forma di rene o fagiolo, cioé rotondeggiante da una parte e infossato dalla parte opposta.
- reptante
fusto strisciante che emette radici.
- resta
appendice filiforme e indurita posta all'apice di un organo (es. all'apice delle glume oppure all'apice, alla base o sul dorso del lemma (tipica delle Poaceae).
- retuso
organo (solitamente la foglia) ad apice ottuso, troncato o arrotondato che presenta una insenatura.
- revoluto
organo (solitamente la foglia) con margine arrotolato verso la pagina inferiore.
- ricettacolo
asse su quale sono inserite tutte le parti del fiore (petali, sepali ecc).
- riflesso
organo ricurvo, ripiegato verso il basso.
- rizoma
fusto sotterraneo allungato, simile a una radice, che produce nuove foglie e fusti e che spesso ha funzione di riserva.
- rizotubero
radice tuberificata cioè trasformata in organo di accumulo.
- rosetta
insieme delle foglie basali appressate al terreno e disposte in cerchi ravvicinati.
- rostro
parte della colonna che divide lo stimma dalle antere e produce una sostanza vischiosa che aiuta i pollinodi ad attaccarsi all'insetto pronubo.
- sagittata
foglia che ha la forma simile alla punta di una freccia.
- samara
frutto secco indeiscente provvisto di un'ala membranacea atta a sfruttare la forza del vento per una più ampia diffusione del seme contenutovi. L'ala può essere sottile e simmetricamente disposta intorno al seme, oppure di forma allungata ed infine posta solo su di un lato, in quest'ultimo caso si tratta generalmente di due sàmare affiancate simmetricamente che prendono il nome di disamara.
- scapo
fusto fiorale che si origina dalla rosetta basale di foglie (o da un bulbo o rizoma) e porta un'infiorescenza o un singolo fiore. In genere è privo di foglie.
- sciafila
- pianta che predilige zone molto ombreggiate.
- scorpioide
Infiorescenza con ramificazioni successive dell'asse principale a forma di spirale, come la coda dello scorpione.
- seghettato
riferito a margine fogliare con denti rivolti verso l'alto come la lama di una sega.
- sempreverde
pianta legnosa con foglie persistenti tutto l'anno, anche d'inverno, che si mantengono talora anche per qualche anno di seguito. La defogliazione, che avviene molto lentamente, può aver luogo solitamente al momento dello sviluppo delle gemme ma mai in corrispondenza di cambiamenti climatici.
- sepali
elementi fogliari ridotti che compongono il calice.
- sericeo
organo coperto di peli lisci e lucenti, con aspetto di seta.
- sessile
organo (foglia, fiore o frutto) sprovvisto di peduncolo, che si inserisce direttamente sul ramo.
- siliqua
frutto secco deiscente, allungato oltre tre volte la propria larghezza, che a maturità si apre dal basso in due valve unite solo all'apice, lungo una linea di sutura. A differenza del legume, la siliqua è divisa da una membrana persistente (replo) che separa i semi contenuti nelle due valve. Frutto tipico delle Brassicaceae.
- siliquetta
come siliqua ma di forma più corta e larga.
- smarginato
organo (solitamente la foglia) con margine lacerato.
- sori
glomeruli di sporangi situati sulla pagina inferiore delle fronde delle felci.
- spadice
infiorescenza formata da un asse ingrossato e carnoso con fiori sessili, avvolto da una lunga brattea.
- spata
larga e vistosa brattea che avvolge, a partire dalla base, un'infiorescenza o un fiore singolo.
- spatolato
a forma di spatola, cioè ristretto alla base ed allargato all'estremità.
- specie
- gruppo di individui molto simili tra loro, in grado di incrociarsi e capaci di riprodurre soggetti a loro volta fecondi.
- Spermatofite
- divisione del Regno Vegetale comprendente tutte le piante vascolari che si riproducono per mezzo di semi. La parola Spermatophyta deriva infatti dal greco: "spèrmatos" = seme e "phytòn" = pianta, cioè pianta che produce semi.
La comparsa del seme è un evento di importanza capitale nella storia dell'evoluzione dei vegetali ed ha consentito alle piante di popolare e colonizzare quasi tutti gli ambienti terrestri.
Il loro successo, cominciato nel Cretaceo (circa 250 milioni di anni fa), è da attribuire alle molteplici possibilità di fecondazione non più dipendenti solo ed esclusivamente dall’acqua (come lo erano state le Briofite e le Pteridofite). Inoltre il seme, che è una struttura complessa provvista di riserve alimentari (amidi) e di un involucro protettivo, ha contribuito a garantire alle Spermatofite una sopravvivenza più sicura.
Le Spermatofite si dividono in Gimnosperme e Angiosperme. - sperone
protuberanza cava allungata della corolla contenente il nettare.
- spiga
infiorescenza con fiori appressati all'asse, senza peduncolo.
- spighetta
insieme di fiori generalmente racchiusi da 2 glume (tipico delle Poaceae).
- spina
struttura appuntita in cui passano i tessuti conduttori. Le spine derivano da modificazioni del fusto, delle foglie o delle stipole e svolgono funzioni difensive.
- spiralato
a forma di spirale.
- spontanea
- pianta naturalmente presente in un determinato ambiente.
- spora
- cellula riproduttiva dalla quale si origina un nuovo individuo (gametofito).
- sporangi
piccoli sacchi contenenti le spore.
- sporofito
- seconda fase del ciclo biologico tipico delle Pteridofite nella quale lo sporofito è la pianta fertile che porta le spore.
- squamiforme
organo (solitamente la foglia) a forma di squama.
- stame
organo maschile del fiore costituito dal filamento e dall'antera.
- staminodio
stame sterile che non produce polline e talvolta può svolgere funzione vessillare.
- stilo
porzione del pistillo generalmente allungata e sottile congiungente l'ovario con lo stimma.
- stimma
parte superiore del pistillo (portato dallo stilo o sessile), tipicamente appiccicosa, che raccoglie e trattiene i granuli pollinici. Detto anche stigma.
- stipola
piccola appendice che si trova alla base del picciolo delle foglie.
- stolone
ramificazione strisciante, lunga e sottile, sopra o poco sotto il suolo, che parte dalla base del fusto ed emette radici e germogli.
- stoma
- minuscola apertura nell'epidermide della foglia che serve agli scambi gassosi.
- strobilo
termine corrispondente alla pigna delle conifere.
- sub
- prefisso che sta ad indicare quasi o parzialmente.
- suffrutrice
pianta perenne con il fusto legnoso alla base ed erbaceo nella parte superiore.
- tallofita
- pianta primitiva o poco evoluta, non differenziata in radici, fusto e foglie.
- tegumento
- parte esterna, dura o cuoiosa, che riveste e protegge il seme.
- tepali
ciascuno degli elementi del fiore che compongono il perigonio (nel quale petali e sepali sono saldati e indistinti).
- termofila
- pianta che predilige ambienti caldi.
- termofilo
Di ambiente o aree caratterizzati da temperature medie annuali piuttosto elevate.
- tomentoso
riferito ad un organo coperto da una morbida e fitta peluria.
- tri
prefisso che sta ad indicare "tre volte".
- trifogliata
foglia composta da tre foglioline.
- trilobato
organo (solitamente la foglia) con tre lobi. Bilobato, con due lobi.
- troncato
organo con base od apice tagliato, tronco.
- tubercolo
Piccola escrescenza spessa e arrotondata o a forma di verruca nella superficie di alcuni organi.
- tubero
fusto sotterraneo ingrossato e ricco di sostanze nutritive trasformato in un organo di riserva della pianta.
- tuboloso
riferito all'infiorescenza composta da piccoli fiorellini centrali a forma di tubo (tipico delle Asteraceae).
- uninervia
riferito a foglia provvista di una sola nervatura.
- unisessuale
che possiede gli organi riproduttivi di un solo sesso.
- valva
ciascuna parte in cui si divide un frutto secco deiscente, quando si apre a maturità per liberare i semi.
- verticillo
insieme di tre o più fiori, foglie o rametti che si dipartono dallo stesso punto del ramo.
- vessillo
petalo di maggiore dimensione detto anche "stendardo" tipico della corolla delle Fabaceae.
- xerofila
- pianta che predilige ambienti aridi.
- zigomorfo
calice o corolla costituiti da elementi diversi fra loro per forma o grandezza (simmetria bilaterale).
- zoocora
piante che per la disseminazione dei propri frutti o semi si servono degli animali come "veicolo" di trasporto; possono pertanto avere frutti muniti di "uncini" per aderire al vello o alle piume, oppure frutti che vengono nascosti nelle tane come provviste di cibo.