Il Pioppo ibrido è un albero a foglie caduche che può raggiungere i 30 m di altezza, derivato dall'incrocio tra il Pioppo nero (Populus nigra) e il Pioppo nordamericano (Populus deltoides). E' una pianta che viene impiegata negli impianti di arboricoltura per la produzione di legna, cellulosa, compensati e truciolati.

Il tronco è eretto, colonnare e slanciato con corteccia grigio-brunastra che si fessura longitudinalmente con l'età. I rami giovani sono spesso angolosi.

Le foglie hanno lamina ovato-triangolare con apice acuminato e base troncata o arrotondata. La pagina superiore è verde scura, lucida e glabra, la pagina inferiore è più chiara. Le foglie giovani hanno il margine solitamente finemente cigliato ed in primavera assumono una colorazione rosso-bronzea. Alla base della lamina, in corrispondenza all'inserzione del picciolo, vi sono 1-2 ghiandole caratteristiche.

Le infiorescenze si sviluppano prima dell'emissione delle foglie e crescono su alberi diversi (pianta dioica). I fiori che le compongono sono riuniti in amenti penduli: quelli maschili formati da soli stami; quelli femminili formati da soli pistilli. L'impollinazione è anemofila.

I frutti sono capsule che maturano poco dopo la fioritura; contengono dei piccoli semi provvisti di lunghi peli cotonosi che vengono spinti dal vento anche molto lontano dalla pianta.

Particolarità:

• Il nome del genere Populus di origine latina, era il nome assegnato alla pianta dagli antichi Romani, probabilmente per designare "arbor populi" = albero del popolo.
  Il nome della specie canadensis si riferisce al luogo di provenienza. Il segno X prima del nome specifico indica un ibrido tra due specie.