Pianta erbacea alta fino a 3 m. Il suo ambiente di crescita è limitato alle zone umide e paludose che purtroppo vanno sempre più diminuendo; nel Parco la si può rinvenire nei piccoli stagni artificiali costruiti appositamente per mantenere ambienti adatti a piante e animali che hanno una stretta relazione con l'acqua.

Dal rizoma sotterraneo e strisciante si erge il fusto eretto, robusto.

Le foglie sono lunghe, erette, hanno venature parallele e sono provviste di un'ampia guaina che avvolge il fusto; quelle superiori sono più lunghe dell'infiorescenza.

L'infiorescenza, lunga 15-25 cm, è formata da due spighe sovrapposte collocate all’apice del fusto: quella femminile, inferiore, è molto densa, cilindrica, vellutata, costituita da migliaia di minuscoli fiori marroni; quella maschile, subito sopra, è più piccola e più stretta (pianta monoica).

I frutti sono piccole nucule piumose che vengono trasportate dal vento.

Particolarità:

• Il nome del genere Thypha deriva dal greco "typhe" = giunco d'acqua o pianta di palude.
  Il nome della specie latifolia deriva dal latino e significa a foglie larghe.
• E' una pianta in grado di sopportare solamente brevi periodi di emersione. Si riproduce per via vegetativa tramite i rizomi e per via sessuata tramite i semi che vengono prodotti in grande quantità in autunno. I semi per germinare necessitano di un substrato umido o bagnato, temperature calde, bassa concentrazione di ossigeno, per questo rimangono quiescenti durante il periodo invernale. In primavera i rizomi germogliano e le foglie vengono prodotte rapidamente. La fioritura avviene all'inizio dell'estate.
• E' una pianta che ha notevoli capacità di resistere a condizioni di elevato inquinamento biologico e chimico delle acque. Per tale motivo la Tifa è ampiamente utilizzata nei moderni impianti di fitodepurazione.