La Rosa multiflora è una pianta vigorosa dal portamento arbustivo, alta solitamente 1-3 m, ma può raggiungere i 5 m se trova il supporto di altre piante vicine su cui aggrapparsi. Si tratta di una specie esotica proveniente dall'Asia (Cina, Giappone, Korea) importata per ornamento ed ormai diffusa in molte regioni italiane (soprattutto al nord). Nel Parco è stata osservata in più punti sulle sponde dei torrenti e margini boschivi.

I fusti sono lunghi, arcuati e ricadenti a terra, spesso arrossati e spinosi. Possono radicare quando toccano il suolo, dando origine a cespugli intricati ed invadenti.

Le foglie sono alterne, composte da 5-9 segmenti ovati, seghettati ai margini, glabre sulla pagina superiore e pubescenti in quella inferiore. Alla base del picciolo vi sono delle caratteristiche stipole sfrangiate che aiutano nel riconoscimento di questa Rosa.

In primavera l'arbusto si ricopre di piccoli fiori bianchi o rosati, profumati, del diametro di 3-4 cm, raccolti in densi grappoli all'apice dei rami. La corolla è composta da 5 petali cuoriformi ed al suo interno si irradiano lunghi e numerosi stami.

I frutti sono dei piccoli cinorrodi rossi e tondeggianti che maturano in estate e persistono sulla pianta fino in inverno. I semi vengono dispersi dagli uccelli e dai mammiferi che se ne cibano (disperzione endozoocora) e possono rimanere dormienti nel terreno fino a 20 anni.

Particolarità:

• Il nome del genere Rosa deriva dal greco "rodon", appellativo che veniva assegnato alla Rosa da Greci e Romani.
  Il nome della specie multiflora parla da sè.
• Per tutte le altre particolarità vedi Rosa canina.