Specie: | Ambrosia artemisiifolia L. |
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Nome volgare: | Ambrosia con foglie di Artemisia |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | ASTERACEAE (COMPOSITAE) |
Habitat: | ruderi, margini vie, incolti aridi |
Fioritura: | da Agosto a Settembre |
Forma: | Terofita scaposa |
Durata/Portamento: | annuale |
Colore del fiore: | verde |
Origine: | esotica |
Protezione: | Nessuna |
E' una pianta erbacea alta fino a 1 m originaria del continente nordamericano ed è una pianta pioniera. Questa caratteristica favorisce il suo insediamento in aree dove la vegetazione originaria sia stata rimossa; cresce infatti in tutti i luoghi antropizzati, sia su terreni fertili che sassosi, spesso su selciati o pavimentazioni stradali. Si può quindi trovare in tutte le zone incolte e semi abbandonate, ai bordi delle strade, sulle macerie. La sua diffusione nel Parco è purtroppo in crescita; la pianta infatti produce una notevole quantità di polline che viene trasportato dal vento (impollinazione anemofila), con proprietà fortemente allergizzanti e può causare l’insorgenza di diverse patologie nei soggetti predisposti.
I fusti sono pelosi, molto ramificati in alto.
Ha foglie più o meno pelose molto frastagliate, simili a quelle dell'Artemisia.
Produce fiori maschili e femminili distinti sulla stessa pianta (monoica) che sono riuniti in piccoli capolini di 3-5 mm: i femminili all'ascella delle foglie più alte, i maschili riuniti in lunghi racemi terminali di colore verdastro.
I frutti sono acheni fusiformi con alcune spinule inserite verso l'apice.
Particolarità:
- Il nome del genere Ambrosia deriva dal greco "ambròsios" cioè immortale come erano gli Dei che si nutrivano appunto di ambrosia, il "nettare degli Dei".
Il nome della specie artemisiifolia si riferisce alla somiglianza delle sue foglie con quelle dell’Artemisia. - A partire dagli anni '80 l'Ambrosia si è diffusa in modo massiccio in Lombardia per diversi motivi: abbandono di terreni coltivati a foraggio per riduzione della zootecnia, aumento delle zone agricole coltivate con Girasole e Soia con le quali convive molto bene, espansione delle aree urbane e mancata pulizia delle aree di cantiere, scarsa manutenzione dei bordi stradali, ferroviari...
Questi fattori hanno senz'altro favorito lo sviluppo di questa pianta ruderale molto resistente agli stress e al calpestio, che si adatta indifferentemente a terreni secchi o freschi anche poveri di sostanze nutritive. Gli unici deterrenti al suo insediamento sono le fitte coperture erbacee e l'ombreggiamento.
Ogni pianta di Ambrosia può produrre milioni di granuli di polline che per mezzo del vento può essere disperso a distanze notevoli (da 60 ad oltre 200 km).
Per contrastare le allergie causate dall'Ambrosia, la Regione Lombardia ha emanato un'ordinanza (29 marzo 1999 n. 25.522) che obbliga lo sfalcio da parte dei Comuni e degli Enti che controllano il territorio.
31/8/2018
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