Specie: | Bothriochloa ischaemum (L.) Keng |
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Nome volgare: | Barboncino digitato |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | POACEAE (GRAMINACEAE) |
Habitat: | prati aridi |
Fioritura: | da Giugno a Novembre |
Forma: | Emicriptofita cespitosa |
Durata/Portamento: | perenne |
Colore del fiore: | viola |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
Pianta erbacea cespugliosa alta 30-50 cm che ama prati asciutti ed assolati.
Il fusto è ascendente, glabro.
Le foglie sono strette (2 mm), con lamina scabra che si colora di rosso mattone in tarda estate, pelosa nella parte inferiore. La ligula è costituita da un anello di lunghi peli.
L'infiorescenza è formata da spighe digitate (lunghe 3-7 cm) composte da spighette appaiate delle quali una è sessile (contenente 1 fiore sterile e 1 fiore ermafrodita), l'altra è peduncolata (contenente 1-2 fiori maschili). Le glume sono violacee con peli lanosi bianchi, il lemma è ridotto ad una resta contorta e piegata alla base. Le antere sono violette.
Il frutto è una cariosside.
Particolarità:
- Il nome del genere Bothriochloa deriva da due parole greche che significano "fossa" ed "erba" forse n riferimnto alla tipica fossetta presente nelle glume di diverse specie di questo genere.
Il nome della specie ischaemum viene dal greco e significa "trattenere il sangue" forse riferendosi al colore rossastro della pianta oppure alle sue presunte proprietà emostatiche.
30/9/2015
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