Si tratta di un albero (raramente di arbusto) che ha dimensioni ridotte e solitamente non supera i 10 m di altezza, ma in ambienti favorevoli, può superare i 30 m. E' una pianta originaria del nord America e da noi coltivata; nel Parco vegeta ai margini di alcuni sentieri e si riproduce facilmente dando origine a numerose plantule.

Il tronco è diritto e regolare, molto ramificato in alto e presenta, anche sui rami, delle spine rosse tripartite, impressionantemente lunghe e acuminate. Del resto il nome volgare Spino di Giuda o Spinacristi è stato attribuito a questa pianta proprio per una credenza popolare secondo la quale la corona messa in capo a Cristo sarebbe stata fatta proprio con i rami di questa pianta. Terribile! Nella forma arborea la chioma tende ad espandersi e a diventare globosa. La corteccia grigio-brunastra, inizialmente liscia, tende in seguito a solcarsi.

Le foglie sono caduche, alterne, paripennate, formate da 9-15 paia di foglioline verdi, ovali, di piccole dimensioni, sessili, con margine intero o lievemente crenato.

In primavera inoltrata la pianta produce numerose infiorescenze lunghe 4-7 cm e pendule, costituite da piccoli fiori bianco-verdastri, poco appariscenti che possono essere sia ermafroditi sia unisessuali. La corolla è formata da un numero variabile di petali da 3 a 5.

I frutti sono legumi contorti di colore bruno-rossastro che possono raggiungere la lunghezza di 40 cm. Maturano nel mese di ottobre.

Particolarità:

• Il nome del genere Gleditsia è dedicato al botanico tedesco J.G. Gleditsch (1714-1786), direttore dell'Orto Botanico di Berlino.
  Il nome della specie triacanthos deriva dal greco "tréis" = "tre" ed "akantha" = spina", con riferimento alle spine spesso triforcate.
• Facendo fermentare la polpa dei baccelli si ottiene una bevanda simile alla birra.