Colchico d'autunno, Zafferano falso
Foto di Colchico d'autunno, Zafferano falso
A fine estate il Colchico produce solo i fiori, le foglie verranno nella primavera successiva.

<p>I fiori hanno la <a href=glos_bot.php?v=corolla>corolla</a> formata da 6 <a href=glos_bot.php?v=tepali>tepali</a> saldati (perigonio) <a href=glos_bot.php?v=lanceolato>lanceolato</a>-ellittici color lilla, contententi 6 <a href=glos_bot.php?v=stame>stami</a> con <a href=glos_bot.php?v=antera>antere</a> che spiccano per il loro colore giallo intenso.</p> <p>Le foglie appaiono in primavera e racchiudono il frutto.</p> <p>Il frutto (<a href=glos_bot.php?v=capsula>capsula</a>) spunta in primavera all'interno delle foglie.</p>
Specie: Colchicum autumnale L.
Nome volgare: Colchico d'autunno, Zafferano falso
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:COLCHICACEAE (LILIACEAE)
Habitat: prati umidi, margini boschivi
Fioritura: Settembre
Forma: Geofita bulbosa
Durata/Portamento: perenne
Colore del fiore: lilla, rosa
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

Pianta erbacea alta 10-30 cm che vivacizza coi suoi colori brillanti i prati e i margini boschivi del Parco a fine estate.

E' provvista di bulbo piriforme profondamente interrato.

Le foglie sono 4 o 5, spuntano tutte dal bulbo ed hanno la base inserita una nell'altra. Hanno lamina intera, largamente lanceolata con nervatura evidente e aspetto carnoso; sono lunghe 15-25 cm.

Il fiore del Colchico (diametro 4-8 cm), è portato su un tubo biancastro molto lungo di cui si vede solo la parte terminale (10-20 cm), perchè il resto è interrato (anche l'ovario). La corolla è formata da 6 tepali saldati (perigonio) lanceolato-ellittici color rosa liliacino, contententi 6 stami con antere che spiccano per il loro colore giallo intenso.

Il frutto è una grossa capsula ovoide, piena di semi nerastri, provvisti di un’escrescenza carnosa, che con l’umidità diventa gelatinosa. Questo permette ai semi di attaccarsi alle zampe degli animali che ne facilitano così la disseminazione.

Particolarità:

  • Il nome del genere Colchicum deriva da "Colchide", antica regione del mar Nero, patria della mitica maga Medea, esperta nella preparazione di potenti veleni. Secondo Dioscoride, in quella regione la pianta era abbondante.
    Il nome della specie autumnale, si riferisce al periodo di fioritura.
  • il genere Colchicum appartenente alla famiglia delle Liliaceae, è stato riclassificato nella nuova famiglia delle Colchicaceae.
  • Questa pianta produce (spesso anche a fine agosto) solo i fiori (che scompaiono rapidamente); nella primavera successiva si sviluppa un breve fusto che porta il frutto avvolto dalle foglie.
  • Tutta la pianta è molto velenosa per la presenza di un alcaloide: la colchicina. Il suo uso è di esclusiva pertinenza medica. La colchicina infatti rallenta i processi metabolici che portano alla formazione dell’acido urico e rappresenta quindi un buon rimedio contro la gotta; a piccole dosi e sempre solo sotto controllo medico, trova impiego anche nel trattamento dei reumatismi.
    Nel passato il decotto dei bulbi veniva usato per combattere vari tipi di parassiti, fra cui le pulci.
Ultimo aggiornamento:
5/10/2021
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