Giacinto dal pennacchio, Cipollaccio, Lampascione
Foto di Giacinto dal pennacchio, Cipollaccio, Lampascione
I fiori apicali (a ciuffo) sono sterili ed hanno lo scopo di attirare gli insetti pronubi.

<p>I fiori fertili, distribuiti su buona parte del fusto sono portati da lunghi <a href=glos_bot.php?v=peduncolo>peduncoli</a> <a href=glos_bot.php?v=patente>patenti</a>.</p> <p>Particolare dei fiori fertili.</p> <p>I frutti sono <a href=glos_bot.php?v=capsula>capsule</a> globose che si aprono a maturità in tre <a href=glos_bot.php?v=valva>valve</a>.</p> <p>La pianta nel suo <a href=glos_bot.php?v=habitat>habitat</a>.</p>
Specie: Muscari comosum (L.) Mill.
=Leopoldia comosa (L.) Parl.
Nome volgare: Giacinto dal pennacchio, Cipollaccio, Lampascione
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:ASPARAGACEAE (HYACINTHACEAE)
Habitat: incolti aridi
Fioritura: da Aprile a Maggio
Forma: Geofita bulbosa
Durata/Portamento: perenne
Colore del fiore: viola
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

Pianta erbacea dall'aspetto caratteristico e vistoso, alta 15-80 cm, provvista di un bulbo ovato ricoperto da tuniche esterne rossastre, simili a quelle della cipolla. Nel Parco è abbastanza comune negli incolti erbosi assolati.

Lo scapo è eretto, cilindrico, glabro e senza foglie.

Le foglie, che nascono direttamente dal bulbo, sono lineari, carnose, più corte dello scapo, tentano di ergersi ma spesso si afflosciano sul terreno.

L'infiorescenza è a racemo terminale molto allungato, composto da fiori sterili a forma di pennacchio situati all’apice e fiori fertili, distribuiti su buona parte del fusto, portati da lunghi peduncoli patenti. I fiori sterili hanno lo scopo di attirare gli insetti pronubi con il loro colore blu-violaceo intenso e una volta "ingannati" i poveri insetti ripiegano su quelli fertili che sono piccoli (6-7 mm), olivastri ed insignificanti, ma che contengono il nettare necessario a soddisfarli.

I frutti sono capsule globose che si aprono a maturità in tre valve.

Particolarità:

  • Il nome del genere Muscari deriva dal greco moderno "moschàri" = giacinto a grappolo.
    Il nome della specie comosum = chiomato viene dal latino e si riferisce al pennacchio.
    Il vecchio genere Leopoldia è stato dedicato al Granduca di Toscana Leopoldo II.
  • In cucina il bulbo di questa pianta trova gli stessi impieghi delle cipolle ed il suo uso è tipico delle regioni meridionali: si può consumare sia crudo in insalata, sia lessato e conservato sott'aceto o in agrodolce e servito come antipasto o contorno.
    I bulbi si raccolgono sul finire dell'inverno, ma occorre prestare attenzione a non confonderli con quelli del Colchico (Colchicum autumnale) che sono velenosi. Meglio non rischiare e usare le classiche cipolle altrettanto buone e gustose... in compenso potremo godere della bellezza di questi fiori!
  • Il genere Muscari appartenente alla famiglia Hyacinthaceae è stato incluso nella famiglia Asparagaceae (classificazione APW).

Ultimo aggiornamento:
29/6/2017
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