Maggiociondolo
Foto di Maggiociondolo
I fiori sono riuniti in lunghi racemi penduli.

<p>Le foglie sono provviste di un lungo picciolo e sono composte da 3 segmenti ellittici a margine <a href=glos_bot.php?v=intero>intero</a>.</p> <p>I <a href=glos_bot.php?v=legume>legumi</a> sono inizialmente di colore verde chiaro e <a href=glos_bot.php?v=pubescente>pubescenti</a>; in seguito diventano marroni e <a href=glos_bot.php?v=glabro>glabri</a>. Contengono 2-3 semi bruni e velenosi che permangono sulla pianta per tutto l’inverno.</p> <p>Le <a href=glos_bot.php?v=gemma>gemme</a> sono appuntite e <a href=glos_bot.php?v=tomentoso>tomentose</a>.</p> <p>I fusti.</p> <p>La pianta nelle 4 stagioni.</p>
Specie: Laburnum anagyroides Medik. subsp. anagyroides
Nome volgare: Maggiociondolo
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:FABACEAE (LEGUMINOSAE)
Habitat: boschi termofili
Fioritura: Maggio
Forma: Fanerofita cespugliosa
(Fanerofita arborea)
Durata/Portamento: arbusto
(albero)
(perenne)
Colore del fiore: giallo
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

E' un arbusto o piccolo albero alto 1-6 m a foglia caduca che in maggio ravviva il verde dei boschi del Parco con la sua abbondante fioritura a grappolo di color giallo intenso. Predilige i terreni calcarei e lo si trova spesso consociato a Carpino nero e Roverella.

Il fusto è eretto con corteccia bruno-verdastra, liscia, mentre i rami giovani sono grigio-verdi e pubescenti. Le gemme sono disposte a spirale, ricoperte di scaglie argentee.

Le foglie sono provviste di un lungo picciolo, sono alterne e composte da 3 segmenti ellittici a margine intero; la pagina superiore è glabra, quella inferiore è pelosa e verde-argentata.

I fiori (grandi 15-20 mm) sono riuniti in lunghi racemi penduli, hanno la corolla giallo-oro papilionacea formata da un grande vessillo con striature bruno-rossicce e carena molto curvata. Il calice è campanulato, a 5 denti.

I frutti sono legumi penduli, appiattiti, che presentano tipiche strozzature fra i semi. Inizialmente sono di colore verde chiaro e pubescenti, in seguito diventano marroni e glabri. Contengono 2-3 semi bruni e velenosi che permangono sulla pianta per tutto l’inverno.

Particolarità

  • Il nome del genere Laburnum deriva dal latino "alburnum" e questo a sua volta da "albus", perché l’alburno (strato sotto la corteccia) è chiaro. Il termine era già in uso presso Plinio per indicare il Maggiociondolo.
    Il nome della specie anagyroides, significa simile all’Anagyris, leguminosa di ambiente mediterraneo che ricorda il Maggiociondolo per il colore dei fiori e per le foglie.
  • E' uno dei più velenosi tra gli alberi spontanei: un solo seme può causare crampi muscolari, sudorazione e allucinazioni ma in realtà tutta la pianta è tossica.
  • Il legno è un ottimo combustibile, è molto duro e si conserva bene pertanto viene utilizzato per palificazioni e piccoli lavori al tornio.

Ultimo aggiornamento:
16/11/2018
Opzioni

Elenca altre specie della famiglia FABACEAE:
Elenca altre specie che fioriscono nello stesso periodo:
Cerca la distribuzione di questa specie sul Portale della Flora d’Italia: