Specie: | Euonymus europaeus L. |
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Nome volgare: | Berretta del prete, Fusaggine |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | CELASTRACEAE |
Habitat: | boschi umidi |
Fioritura: | da Aprile a Maggio |
Forma: | Fanerofita cespugliosa (Fanerofita arborea) |
Durata/Portamento: | arbusto (albero) (perenne) |
Colore del fiore: | bianco |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
E' un arbusto o piccolo albero a foglie caduche alto fino a 5 m, comune nel Parco nei boschi umidi di fondovalle o ai margini boschivi.
Ha corteccia grigio-verde con striature brunastre, mentre i fusti e i rami più giovani sono quadrangolari, verdi con punteggiature chiare.
Le foglie sono opposte, lanceolate con apice acuto e margine finemente dentato.
I fiori sono piccoli (meno di 1 cm di diametro), bianco-verdastri e poco appariscenti, di odore piuttosto sgradevole. Sono riuniti a 2-5 in infiorescenze all'ascella delle foglie; hanno 4 petali e 4 stami disposti a quadrato e un pistillo centrale.
Per gran parte dell'anno questa pianta è un anonimo arbusto, ma in autunno si dichiara ufficialmente sfoggiando i suoi frutti (capsule) color rosa intenso che si aprono mostrando i vistosi semi arancioni.
Particolarità:
- Il nome del genere Euonymus viene dal greco e significa "di buon auspicio".
Il nome della specie europaeus indica il luogo di provenienza. - Il legno duro e compatto è utilizzato per molteplici impieghi: lavori al tornio, manici di utensili, cannelli per pipe, sculture. In passato serviva anche per la fabbricazione di fusi per filare la lana e da questo uso ne è derivato il nome volgare di "Fusaggine". L'altro nome volgare e più comune di "Berretta del prete" si riferisce alla forma dei frutti a quattro lobi, di color rosso corallo, che hanno l'aspetto simile al copricapo un tempo usato dai sacerdoti.
- E' una pianta velenosa. I semi, le foglie e la corteccia contengono evonimoside, un glucoside cardioattivo simile a quello della Digitale ed altri alcaloidi tossici. I sintomi dell’intossicazione si manifestano con gastroenterite, vomito anche persistente, diarrea. La loro comparsa è tardiva, fino a 10-12 ore dopo l’ingestione di parti della pianta ed in particolare dei semi. Un avvelenamento con le stesse caratteristiche può manifestarsi anche negli animali (cavalli, pecore, capre).
25/8/2018
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