Specie: | Ricinus communis L. |
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Nome volgare: | Ricino |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | EUPHORBIACEAE |
Habitat: | incolti |
Fioritura: | da Luglio a Ottobre |
Forma: | Terofita scaposa (Fanerofita arborea) |
Durata/Portamento: | annuale (perenne) |
Colore del fiore: | rosa, rosso |
Origine: | esotica |
Protezione: | Nessuna |
Il Ricino si presenta sotto forma di pianta erbacea o arborea a seconda delle condizioni climatiche dei luoghi in cui cresce. È originario dell'Africa tropicale ma è ormai comune ovunque: lo si ritrova in zone subtropicali, ma anche in zone a clima temperato. La sua altezza varia dunque da 1-2 metri nelle zone più fredde, fino a raggiungere gli 8 metri nel sud Italia. Nel Parco la sua presenza è casuale e sporadica, lo si rinviene a volte presso ruderi o incolti vicino alle abitazioni, ma non sembra avere per ora la capacità di diffondersi in natura.
Il fusto è robusto, rossastro.
Le foglie sono di notevoli dimensioni, verdi o rossastre, di forma palmato-lobata divisa in 7-11 lobi profondi e seghettati ai margini. Il lungo picciolo è inserito verso il centro della lamina (peltata).
Il Ricino è una pianta monoica con infiorescenze a pannocchia formate da numerosi fiori maschili gialli con stami ramificati (raggruppati nella parte inferiore) e fiori femminili con 3 stili bifidi e rossastri (situati nella parte apicale).
Il frutto è una capsula spinulosa costituita da 3 valve che contengono 3 semi ovoidi, lucenti e marmorizzati, grandi circa 1 cm.
Particolarità:
- Il nome del genere Ricinus in latino significa "zecca" per la somiglianza dei semi a questi insetti.
Il nome della specie communis dal latino = comune, si riferisce alla diffusione della pianta. - Tutta la pianta è tossica a causa della presenza di ricina, una tossina che ha la massima concentrazione nei semi. Se ingeriti, i semi provocano intossicazioni gravi con irritazione della bocca e della gola, vomito, gravi lesioni del tratto gastro-intestinale, disfunzioni gravi a carico di fegato, reni ecc. e nei casi più gravi può provocare la morte.
Dai semi si estrae un olio che contiene acido ricinoleico con proprietà fortemente purgative ed irritanti della mucosa intestinale, con conseguente perdita di sali minerali.
Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico. - Semi di Ricino sono stati trovati nell'antico Egitto (dove la pianta veniva coltivata) in tombe risalenti al 4000 a.C. Erodoto racconta che gli antichi ricavavano dalla pianta l'olio per illuminare le loro abitazioni.
12/1/2018
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