Specie: | Papaver dubium L. |
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Nome volgare: | Papavero a clava |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | PAPAVERACEAE |
Habitat: | margini vie, incolti |
Fioritura: | da Aprile a Giugno |
Forma: | Terofita scaposa |
Durata/Portamento: | annuale |
Colore del fiore: | arancio |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
Si tratta di una pianta erbacea alta 20-50 cm, lattiginosa. Nel Parco cresceva soprattutto lungo la ferrovia, oggi, dopo i lavori del raddoppio ferroviario, ne restano pochi ed isolati esemplari.
I fusti sono eretti, ramificati, cosparsi di peli appressati in alto e patenti verso il basso.
Le foglie sono alterne, setolose sulle nervature: quelle basali picciolate, profondamente incise e con segmenti ovali o lanceolati aventi 1-2 denti su ciascun lato, quelle cauline invece sono sessili con segmenti lineari o oblunghi terminanti in una breve resta.
I fiori sono portati da lunghi peduncoli ed hanno la corolla del diametro di 5-6 cm, composta da 4 petali rosso-scarlatti, non ricoprentisi tra loro e spesso senza macchia scura alla fauce. Gli stami sono numerosi, più brevi dell'ovario ed hanno le antere violette.
I frutti sono capsule glabre, lunghe 2-3 volte il diametro, sormontatate dallo stimma raggiato. I minuscoli semi fuoriescono dai pori della capsula e vengono disseminati dal vento.
Particolarità:
- Il nome del genere Papaver deriva dall'arabo o dal sanscrito e significa "succo nocivo".
Il nome della specie rhoeas deriva dal greco "roiás" = papavero selvatico. - Per tutte le particolarità, vedi Roemeria hispida (Lam.) Stace.
30/11/2022
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