Specie: | Oenothera glazioviana Micheli =Oenothera erythrosepala Borbás |
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Nome volgare: | Enagra di Glaziou |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | ONAGRACEAE |
Habitat: | incolti |
Fioritura: | da Giugno a Settembre |
Forma: | Emicriptofita bienne |
Durata/Portamento: | bienne (perenne) |
Colore del fiore: | giallo |
Origine: | esotica |
Protezione: | Nessuna |
Pianta erbacea robusta, alta 50-150 cm, vellutata per la presenza di fitta peluria. E' originata dall'ibridazione tra due specie europee coltivate nei giardini o naturalizzate. Cresce negli incolti assolati, spesso in prossimità degli abitati.
Il fusto è eretto, semplice o ramificato fin dalla base, punteggiato di rosso e con peli ghiandolari in prossimità dell'infiorescenza.
Le foglie basali sono in rosetta (spesso mancanti alla fioritura), quelle cauline sono sessili o brevemente picciolate, con lamina lanceolata, spesso ruvida al tatto, lunga fino a 15 cm. Il margine è leggermente dentato, solitamente ondulato verso la base.
L'infiorescenza è densa, composta da numerosi fiori vistosi, grandi 3-5 cm che si schiudono la sera e durano solo un giorno. La corolla è composta da 4 petali gialli e lo stimma sporge oltre le antere. I bocci fiorali sono sempre arrossati. Il tubo dell'ipanzio è ricoperto di peli patenti e ghiandolari.
I frutti sono capsule attenuate all'apice, lunghe 2-3,5 cm.
Particolarità:
- L'origine del nome del genere Oenothera ha avuto diverse interpretazioni. Secondo alcuni, Linneo si è riferito alla parola greca "oenos" = vino, probabilmente perche' la radice veniva usata come additivo nella preparazione di alcuni vini. L'altra parola "ther" = selvatico, animale, preda, potrebbe essere legata all'utilizzo della pianta come alimento per gli animali.
Il nome della specie glazioviana è dedicata a Francois Auguste Marie Glaziou (1828-1906) studioso di botanica presso il Museo di Storia Naturale di Parigi e autore di una Flora del Brasile. - Il genere Oenothera comprende numerose specie provenienti dal Nordamerica, importate come ornamentali in Europa nel 1600 ed ormai diffuse anche negli ambienti naturali. Pur essendo morfologicamente diverse, sono piante ampiamente interfertili tra loro ed in grado di formare nuove entità ibride in Europa, completamente estranee alla flora americana da cui ebbero origine.
- La varietà genetica nel genere Oenothera ha appassionato numerosi botanici per buona parte del ventesimo secolo ed è tuttora un rompicapo per gli studiosi. Non si escludono pertanto possibili revisioni e rettifiche nella determinazione della specie.
- Dai piccoli semi di Oenothera si estrae un olio contenente abbondanti acidi grassi insaturi (acido gamma linolenico, acido linoleico, acido oleico) utile nel trattamento dei disturbi tipici della fase premestruale come irritabilità, tensione dolorosa al seno e ritenzione di liquidi. Alcune osservazioni cliniche riferiscono che il trattamento con questa pianta è in grado di ridurre le dimensioni delle cisti mammarie di natura benigna e di ostacolarne la formazione dopo la loro asportazione chirurgica.
L'olio di Oenothera è attivo anche contro la dermatite atopica, che colpisce molto frequentemente i bambini, e che è caratterizzata da intenso prurito, arrossamento e desquamazione della pelle.
Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
4/7/2017
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