Si tratta di un albero a foglie caduche proveniente dalla Cina, che può raggiungere l'altezza di 15 m. Fu importato in Europa alla fine del XVI secolo e qui coltivato a scopo ornamentale. Tende a diffondersi facilmente negli ambienti naturali ed anche nel Parco lo si incontra frequentemente nei boschi.

Il tronco è dritto, robusto, con corteccia grigiastra e rami ascendenti che formano una chioma folta e scura.

Le foglie sono picciolate con lamina ellittica, apice appuntito e margine intero. La pagina superiore è lucida, di color verde scuro, percorsa da evidenti nervature; quella inferiore è più chiara e pelosa.

I fiori sono piccoli (5-10 mm), unisessuali portati su individui diversi (dioici); hanno la corolla urceolata, cioè formata da petali saldati a palloncino, rigonfia nel mezzo e ristretta alla fauce, terminante in 4 lobi rosati.

I frutti sono piccole bacche sferiche grandi come ciliege, di colore giallo-arancio. Maturano in Novembre.

Particolarità:

• Il nome volgare "Albero di S.Andrea" deriva da una leggenda secondo la quale Sant'Andrea fu crocifisso su quest'albero.
  Il nome del genere Diospyros viene dal greco e significherebbe "frutto divino" in riferimento ai suoi frutti commestibili che sono miniature dei veri kaki.
• I piccoli kaki sono inizialmente molto aspri, ma poi, avvizzendo, diventano dolci e gradevoli. Contengono una grande quantità di proteine, zuccheri e vitamina A (più delle carote) e in compenso sono privi di grassi.
• L'Albero di S.Andrea è più resistente al freddo del vero Kaki (Dyospiros kaki) e viene spesso impiegato come porta-innesto delle varietà di Kaki più delicate.