Il Pioppo bianco è un albero a foglie caduche alto fino a 30 m. Cresce su suoli costantemente umidi dove si associa alla Farnia, all'Olmo, al Frassino.

Il tronco è eretto e slanciato con corteccia grigiastra profondamente fessurata longitudinalmente a maturità. La chioma è ampia e lucente, molto decorativa soprattutto quando c'è vento e i giovani rami sono ricoperti da una fitta peluria biancastra.

Le foglie sono provviste di un lungo picciolo ed hanno la lamina coriacea di forma ovale-rotondeggiante, irregolarmente lobata con seni pronunciati e lobi dentati grossolanamente. La pagina superiore è lucida, di colore verde scuro, mentre quella inferiore è tomentosa e biancastra.

I fiori sono unisessuali, portati su piante separate (dioici), riuniti in amenti che compaiono prima delle foglie per facilitare la dispersione del polline tramite il vento (impollinazione anemofila). Gli amenti maschili sono pelosi, lunghi 3-7 cm di colore grigio punteggiato di rosa per il colore rossastro delle antere; gli amenti femminili sono più piccoli, provvisti di ovario peduncolato con 2 stimmi bifidi rosati.

I frutti sono capsule contenenti molti semi cotonosi che vengono dispersi dal vento.

Particolarità:

• Il nome del genere Populus di origine latina, era il nome assegnato alla pianta dagli antichi Romani, probabilmente per designare "arbor populi" = albero del popolo.
  Il nome della specie alba si riferisce al colore chiaro della corteccia e delle foglie.
• Il Pioppo bianco si ibrida facilmente con il Pioppo tremulo (Populus tremula) dando origine al Pioppo canescente (Populus x canescens).
• Il suo legno è pregiato, dolce ma compatto, e trova impiego nei lavori di decorazione e di falegnameria.