| Specie: | Barbarea vulgaris R.Br. |
|---|---|
| Nome volgare: | Erba di S. Barbara comune |
| Divisione: | SPERMATOFITE |
| Sottodivisione: | Angiosperme |
| Famiglia: | BRASSICACEAE (CRUCIFERAE) |
| Habitat: | incolti umidi |
| Fioritura: | da Aprile a Settembre |
| Forma: | Emicriptofita scaposa |
| Durata/Portamento: | perenne (bienne) |
| Colore del fiore: | giallo |
| Origine: | autoctona |
| Protezione: | Nessuna |
Pianta erbacea alta 30-60 cm che cresce negli incolti erbosi umidi.
I fusti sono eretti, ramificati, striati.
Le foglie basali hanno la lamina pennata composta dal segmento apicale ovale, intero e 2-4 segmenti laterali minori e distanziati. Le foglie cauline sono più piccole, hanno il picciolo provvisto di una guaina semi-abbracciante il fusto e segmento apicale crenato.
I piccoli fiori (5-8 mm) sono disposti in racemi allungati su brevi peduncoli; la corolla è composta da 4 petali gialli.
I frutti sono silique di circa 2 cm portati da peduncoli eretto-patenti.
Particolarità:
- Il nome del genere Barbarea è dedicato a Santa Barbara, protettrice dei minatori e invocata contro fulmini ed esplosioni.
Il nome della specie vulgaris viene dal latino "vúlgus" = comune, diffuso, frequente. - E' una pianta con proprietà antiscorbutiche, diuretiche, vulnerarie.
Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
12/10/2020
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