Specie: | Celtis australis L. subsp. australis |
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Nome volgare: | Bagolaro, Spaccasassi |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | CANNABACEAE (ULMACEAE) |
Habitat: | boschi aridi |
Fioritura: | Aprile |
Forma: | Fanerofita arborea |
Durata/Portamento: | albero (perenne) |
Colore del fiore: | verde |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
Il Bagolaro è un albero possente che può raggiungere i 25 m di altezza. E' una pianta proveniente dall'Asia occidentale e dal bacino Mediterraneo coltivata e piantumata lungo le strade per la sua gradevole ombra, per la sua resistenza alle malattie ed all’inquinamento cittadino. Tende a spontaneizzarsi e nel Parco cresce spesso nei boschi aridi e assolati, anche su suoli sassosi calcarei.
Il tronco è dritto, molto ramificato, allargato alla base come una zampa di elefante e le sue poderose radici si insinuano nel terreno con una tale forza da spaccare letteralmente marciapiedi e selciati. Per questo motivo viene chiamato anche "Spaccasassi". La corteccia, grigia e liscia, ricorda quella del Faggio; solo in età molto avanzata mostra delle fessure nerastre. La chioma è globosa ed espansa.
Le foglie sono caduche, alterne, con un corto picciolo e lamina lanceolata con apice acuminato e margine seghettato. La pagina superiore è scura e ruvida, percorsa da nervature fittamente reticolate; la pagina inferiore è più chiara e pubescente.
In primavera produce, contemporaneamente alle foglie, delle infiorescenze verdastre poco appariscenti, formate da piccoli fiori (4-6 mm) alcuni dei quali ermafroditi, altri solo maschili.
All'inizio dell'autunno maturano i frutti che sono piccole drupe tondeggianti inizialmente verdi e poi nerastre, portate da lunghi peduncoli. Questi frutti sono molto appetiti dagli uccelli nella stagione invernale, quando il cibo scarseggia.
Particolarità:
- Il nome del genere Celtis deriva dal nome greco di un albero chiamato "albero dai frutti dolci".
Il nome della specie australis si riferisce ai luoghi di provenienza (emisfero australe). - Tra i diversi nomi di questa pianta c’è anche quello di “Arcidiavolo”. Secondo una leggenda popolare fu Lucifero a portare sulla terra quest’albero quando, nella sua caduta dal Paradiso, pare stringesse tra gli artigli proprio un ramo di Bagolaro. Le foglie infatti, strette negli artigli carichi di odio e di disobbedienza del Maligno, ne avrebbero assorbito la forma. L’albero si diffuse sulla terra conservando però traccia della sua diabolica origine nella curiosa forma delle foglie, appuntite e ricurve come artigli.
- Il genere Celtis appartenente alla famiglia delle Ulmaceae è stato recentemente riclassificato sotto la famiglia delle Cannabaceae.
22/10/2019
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