Pianta erbacea robusta alta 40-120 cm tipica della vegetazione ruderale, dei campi assolati e dei bordi stradali.

Il fusto è angoloso, eretto, con sparsi peli ghiandolari biancastri nella parte superiore e glabro in basso.

Le foglie sono glabre, verdi lucenti su entrambe le facce; le inferiori sono brevemente picciolate con lamina lanceolata, crenato-sinuata; le cauline sono più strette, sessili, semi-abbraccianti il fusto ma non decorrenti. Il margine è seghettato.

I fiori, molto belli e vistosi, sono solitari su peduncoli lunghi fino a 1 cm e distribuiti in un lungo racemo all'ascella di brattee tringolari. La corolla, del diametro di 2-3 cm, è formata da 5 petali di color giallo vivo con fauce violetta; gli stami sono 5 e di due forme distinte: i 2 inferiori hanno antere decorrenti sul filamento, gli altri 3 hanno antere reniformi posizionate a T rispetto al filamento. Tutti i filamenti sono ricoperti di una lunga peluria bianco-violacea. L'impollinazione avviene tramite insetti.

Il frutto è una capsula quasi sferica.

Particolarità:

• Il nome del genere Verbascum deriva probabilmente dal latino "verber" = verga (per il portamento eretto della pianta) oppure da "barbascum" = barba (per la pelosità della pianta).
  Il nome della specie blattaria viene dal latino "blatta" ed indica le proprietà insettifughe della pianta.
• Tutte le piante appartenenti al genere Verbascum possiedono proprietà molto simili: i fiori hanno proprietà emollienti, espettoranti, tossifughe, sedative e sudorifere e vengono impiegati nelle affezioni delle vie respiratorie per calmare l’irritazione delle mucose e favorire la fluidificazione del catarro.
  Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
• Sulle foglie dei Verbascum vivono le larve di Cucullia verbasci.