Cardo campestre
Foto di Cardo campestre
Cardo molto comune e invasivo negli incolti.

<p>Alcune piante ai margini di un prato.</p> <p>I fiori, tutti <a href=glos_bot.php?v=tuboloso>tubolosi</a>, sono riuniti in <a href=glos_bot.php?v=capolino>capolini</a> di color lilla.</p> <p>L'<a href=glos_bot.php?v=involucro>involucro</a> è piriforme, spesso arrossato, formato da squame appressate aventi la punta spinosa rivolta all’esterno. <br />Intanto un'ape ghiotta si tuffa a testa in giù in cerca del dolce nettare...</p> <p>La farfalla <em>Issoria lathonia</em> (Linnaeus 1758) sul <a href=glos_bot.php?v=capolino>capolino</a>.</p> <p>... e una farfalla si riposa (<em>Melanargia galathea</em> Linnaeus, 1758)</p> <p>I frutti sono <a href=glos_bot.php?v=achenio>acheni</a> con <a href=glos_bot.php?v=pappo>pappo</a> piumoso.</p>
Specie: Cirsium arvense (L.) Scop.
Nome volgare: Cardo campestre
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:ASTERACEAE (COMPOSITAE)
Habitat: incolti
Fioritura: da Giugno a Agosto
Forma: Geofita radicigemmata
Durata/Portamento: perenne
Colore del fiore: rosa, lilla
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

Pianta erbacea spinosa alta fino a 150 cm, molto comune nei campi, negli incolti erbosi, ai margini delle strade. Forma spesso consorzi numerosi grazie alla facilità con la quale si riproduce.

Il fusto è eretto con striature rossastre, ramificato e pubescente nella parte superiore. Dal rizoma sotterraneo spuntano numerose nuove plantule.

Le foglie sono profondamente incise e divise in lacinie terminanti in numerose spine acute.

I fiori, tutti tubolosi, sono riuniti in capolini del diametro di 8-18 mm, di color lilla. Sono distinti per sesso (dioici) ed hanno un dolce odore di muschio. L'involucro è piriforme, spesso arrossato, formato da squame appressate aventi la punta spinosa rivolta all’esterno. L’impollinazione avviene soprattutto tramite farfalle.

I frutti sono acheni di 2 mm con pappo biancastro.

Particolarità:

  • Il nome del genere Cirsium proviene dal greco "kirsos"=varice cioè pianta che guarisce le varici. Veniva infatti usata anticamente per curare le vene varicose.
    Il nome specifico arvense (dei campi) allude al suo habitat.
  • Le radici hanno proprietà digestive, lenitive, depurative e lassative. Stimolano infatti la digestione, eliminano la formazione di gas nell’intestino, sono disintossicanti del fegato ed eliminano le manifestazioni cutanee pruriginose.
    Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.

Ultimo aggiornamento:
19/7/2019
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