Specie: | Rosa canina L. |
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Nome volgare: | Rosa selvatica comune |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | ROSACEAE |
Habitat: | prati aridi, cespuglieti |
Fioritura: | da Maggio a Luglio |
Forma: | Fanerofita cespugliosa |
Durata/Portamento: | arbusto (perenne) |
Colore del fiore: | rosa |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
La Rosa canina é un arbusto che nel Parco trova spazio sui prati aridi terrazzati oppure nei cespuglieti, dove spesso si intreccia con altre piante, fino a formare siepi densissime ed impenetrabili. Si ibrida facilmente con altre specie dando luogo a un elevato numero di varietà spesso difficili da riconoscere. Può raggiungere i 2 m di altezza.
I fusti sono legnosi, glabri, molto spinosi, spesso arcuati e pendenti.
Le foglie sono composte solitamente da 5 segmenti ellittici, ovati, dentati ai margini. Alla loro base sono presenti delle stipole lanceolate lunghe circa 1,5 cm.
I fiori sono tanto belli quanto delicati perchè cadono rapidamente subito dopo la fioritura. Misurano 4-5 cm di diametro e sono profumati, hanno 5 petali bilobi generalmente rosei, che possono avere sfumature più accentuate, talvolta di un rosa intenso. I sepali sono laciniati e dopo la fioritura si ripiegano indietro e cadono.
Il frutto è un cinorrodo rosso, piriforme, liscio, lungo 1-2 cm.
Particolarità:
- Il nome del genere Rosa deriva dal greco "rodon", appellativo che veniva assegnato alla Rosa da Greci e Romani.
Il nome della specie canina le fu assegnato da Plinio, per la presunta capacità delle radici di curare la rabbia trasmessa dai cani. - La Rosa è la regina dei fiori, citata a simbolo di grazia e bellezza femminile sin dai tempi antichi. Nel celebre dipinto del Botticelli, la "Nascita di Venere", la dea sorge dall’acqua accompagnata da una pioggia di rose simbolo dell’unione sacrale tra Cielo e Terra e dell’amore fecondo.
Nel Medioevo la Rosa diventò simbolo mariano e si cominciò a recitare il "Rosario" che veniva costruito con il legno di questa pianta. Anche ai nostri giorni la Rosa, nel linguaggio dei fiori, evoca particolari sentimenti e messaggi d’amore. - La sua notorietà non si esaurisce nei fiori: anche i suoi frutti rossi e carnosi (cinorrodi) godono di innumerevoli qualità alimentari e medicinali.
Sono ricchi di vitamina C (decine di volte più concentrata che negli agrumi), hanno proprietà ricostituenti, astringenti e potere depurativo per vescica e reni. Hanno una grande efficacia nel rafforzare le difese dell’organismo contro le infezioni ed in particolare contro il raffreddore.
Maturano da settembre a ottobre e persistono a lungo sui rami fino a diventare molli e marcescenti.
Si mangiano cotti e preparati in marmellate, gelatine, sciroppi, dopo averli privati dei frutticini e della peluria al loro interno. Essicati e triturati, servono per preparare gradevoli tisane.
Dato il loro alto contenuto di provitamina A i frutti della Rosa canina sono anche raccomandati per uso cosmetico a chi vuole prevenire rughe ed invecchiamento della pelle. La maschera di bellezza, ottenuta frullando i frutti freschi svuotati e lavati con cura, ha un ottimo effetto schiarente, levigante e tonificante della pelle.
Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico. - Molti animali se ne nutrono come ricci, lepri, fringuelli, cornacchie: i frutticini passano indenni attraverso il tubo digerente e vengono espulsi contribuendo così alla loro diffusione (dispersione endozoocora).
- L Rosa canina è uno dei 38 fiori utilizzati nella floriterapia di Bach. Per approfondimenti vedi fiori di Bach.
25/8/2018
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