Alloro
Foto di Alloro
Infiorescenze maschili.

<p>Fiori maschili.</p> <p>Particolare dei fiori maschili.</p> <p>I frutti sono <a href=glos_bot.php?v=bacca>bacche</a> ovoidi inizialmente verdi e poi nere a maturità.</p> <p>Le <a href=glos_bot.php?v=gemma>gemme</a>.</p> <p>La corteccia è liscia (anche nelle piante adulte) di color bruno o grigiastro a volte con sfumature verdognole.</p>
Specie: Laurus nobilis L.
Nome volgare: Alloro
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:LAURACEAE
Habitat: boschi soleggiati
Fioritura: da Aprile a Maggio
Forma: Fanerofita cespugliosa
(Fanerofita arborea)
Durata/Portamento: arbusto
(albero)
(perenne)
Colore del fiore: giallo
Origine: esotica
Protezione: Nessuna

L'Alloro è un arbusto o un albero sempreverde, aromatico, con rami eretti e molto fitti che può raggiungere i 10 m di altezza. E' una delle piante caratteristiche della macchia mediterranea, ma si è diffuso anche nei boschi chiari e soleggiati del Parco. Data la sua tendenza ad essere invasivo, è sconsigliato immetterlo nei boschi e negli ambienti naturali.

Il tronco è dritto e la corteccia liscia (anche nelle piante adulte) di color bruno o grigiastro a volte con sfumature verdognole.

Le foglie sono brevemente picciolate, coriacee, di colore verde scuro, lucide sulla pagina superiore e opache in quella inferiore; hanno la lamina lanceolata con apice acuto e margine leggermente ondulato. Sono lunghe 6-12 cm e sono glabre.

L'Alloro è una pianta dioica con fiori piccoli (3 mm) di colore bianco-giallastro, raggruppati in glomeruli all’ascella delle foglie.

I frutti sono bacche ovoidi (1 cm) inizialmente verdi e poi nere a maturità.

Particolarità:

  • Il nome del genere Laurus è il nome latino assegnato alla pianta.
    Il nome della specie nobilis è un aggettivo latino che significa nobile, illustre, famoso.
    La pianta veniva infatti usata da Greci e Romani come simbolo di gloria, fama e nobiltà: i rami intrecciati si ponevano come corone sul capo dei vincitori e degli imperatori. Questo uso si è protratto nel Medioevo e nel Rinascimento, dove ad essere incoronati erano i poeti e i letterati. Il termine attuale di "laurea" deriva da questo riconoscimento.
  • Nella mitologia greca l'Alloro era pianta sacra al dio Apollo.
    Narra infatti il mito che Dafne, figlia di Gea (la Terra) e del fiume Peneo, era una giovane e deliziosa ninfa che viveva serena passando il suo tempo a deliziarsi della quiete dei boschi, quando la sua vita fu stravolta dal capriccio e dalla rivalità di due divinità: Apollo ed Eros. Apollo aveva accusato Eros di non aver mai compiuto azioni degne di gloria e il dio dell’amore, profondamente offeso, preparò la sua vendetta. Prese due frecce: una la scagliò con violenza nel cuore di Apollo per far nascere in lui la passione e l’altra la lanciò nel cuore di Dafne per respingerlo. Da allora Apollo iniziò a rincorrere disperatamente Dafne supplicandola e gridandole tutto il suo amore ma, alla sua vista, Dafne scappava sempre più impaurita. Un giorno, accortasi che Apollo la stava raggiungendo, Dafne pregò la madre Gea di mutare il suo corpo che le stava procurando tanto dolore. Mentre lei fuggiva, Gea le venne in aiuto e cominciò a rallentare la sua corsa trasformandole pian piano il corpo: i suoi capelli si mutarono in fronde leggere, le sue braccia si levarono alte verso il cielo diventando flessibili rami, il suo corpo aggraziato si ricoprì di corteccia, i suoi delicati piedi si tramutarono in robuste radici ed il suo volto, rigato di lacrime, svanì nella cima dell’albero. Dafne si era trasformata in un leggiadro e forte albero che prese il nome di Alloro. Apollo disperato, abbracciava il tronco nella speranza di riuscire a ritrovare la dolce Dafne e alla fine il dio, considerati inutili i suoi tentativi, proclamò a gran voce che la pianta dell'Alloro sarebbe stata sacra al suo culto.
  • Le foglie e i frutti sono ricchi di olio essenziale e le foglie si possono raccogliere tutto l'anno. Non vanno però confuse con quelle del Lauroceraso, che invece sono tossiche.
    La pianta ha proprietà aromatiche, digestive, espettoranti, stimolanti, antireumatiche e sudorifere.
    L’infuso di foglie è indicato per i disturbi digestivi e i gonfiori intestinali; il decotto di foglie è utile nel trattamento delle infezioni del cavo orale e indicato anche nelle influenze e nelle bronchiti croniche. Le sue proprietà ne fanno un ingrediente ottimo per tutta una serie di prodotti per il bagno. La sua azione è disinfettante e stimolante per la pelle che, dopo un bagno con un suo infuso, si presenta rosata e distesa. Combatte la caduta dei capelli e le bacche sono utili per preparare pediluvi rinfrescanti.
    Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
  • L'impiego in cucina lo vede adatto ad aromatizzare arrosti di carni e cacciagione, stufati e sughi. Come per altre erbe aromatiche, la sua presenza facilita anche la digestione dei piatti che insaporisce.

Ultimo aggiornamento:
17/4/2023
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