Specie: | Prunus laurocerasus L. |
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Nome volgare: | Lauroceraso |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | ROSACEAE |
Habitat: | boschi mesofili |
Fioritura: | da Aprile a Maggio |
Forma: | Fanerofita arborea (Fanerofita cespugliosa) |
Durata/Portamento: | albero (arbusto) (perenne) |
Colore del fiore: | bianco |
Origine: | esotica |
Protezione: | Nessuna |
Il Lauroceraso si presenta come alberello o arbusto sempreverde di 2-8 m di altezza. E' una pianta esotica originaria dell'Asia Minore e dell'Europa sud-orientale, da noi coltivata ed utilizzata come siepe. Purtroppo si è naturalizzata e diffusa molto velocemente nei boschi del Parco minacciando con la sua invadenza le specie indigene.
Il fusto è ramificato dal basso e presenta una corteccia ruvida grigio-brunastra.
Le foglie sono coriacee, lucide, di color verde brillante ed emanano odore di mandorle amare se sminuzzate; hanno lamina oblanceolata con margine finemente dentellato.
I fiori sono bianchi e profumati, disposti in racemi eretti, lunghi 8-12 cm, molto appariscenti.
I frutti sono drupe nerastre, simili a piccole olive nere.
Particolarità:
- Il nome del genere Prunus deriva dal greco "prúnon" nome associato al frutto del pruno.
Il nome della specie laurocerasus viene dalle parole latine "láurus" = lauro e "cérasus" = ciliegio. - I frutti sono velenosi. In caso di ingestione, il quadro tossico può comparire nell’adulto per l’ingestione di una cinquantina di frutti, mentre per il bambino ne sono sufficienti già 10. Attenzione alle foglie, anche queste tossiche ed impropriamente utilizzate in passato per ottenere "l’acqua di lauroceraso", nota per le sue proprietà espettoranti. I sintomi sono il rossore del volto, l’intensa difficoltà respiratoria, il vomito e la progressiva alterazione della coscienza fino al coma.
25/8/2018
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