Specie: | Salvia pratensis L. |
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Nome volgare: | Salvia dei prati |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | LAMIACEAE (LABIATAE) |
Habitat: | prati aridi |
Fioritura: | da Aprile a Novembre |
Forma: | Emicriptofita scaposa |
Durata/Portamento: | perenne |
Colore del fiore: | blu |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
Pianta erbacea alta 30-50 cm con radice a fittone, comune nei prati aridi, nei luoghi sassosi, asciutti e soleggiati.
Il fusto è eretto, peloso, ramificato in alto.
Le foglie basali sono picciolate, con lamina ovato-lanceolata e margine dentato e crenato; la pagina superiore è ruvida, quella inferiore irsuta. Le foglie cauline sono sessili e minori.
I fiori (15-25 mm) sono disposti in spighe semplici, riuniti a 4-6 in verticilli all’ascella di piccole brattee; la corolla è bilabiata, azzurro-violetta con labbro superiore arcuato a cappuccio e labbro inferiore più corto.
I frutti sono composti da 4 nucule (tetracheni).
Particolarità:
- Il mome del genere deriva dal latino "sàlvus"="salvo", con riferimento alle proprietà medicinali di queste piante, oppure sempre dal latino "salvere"="star bene".
Il nome della specie deriva dal latino "prátum" = prato ed indica l'habitat della pianta. - La Salvia, come molte altre specie appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, ha "selezionato" i propri insetti impollinatori (pronubi). I fiori, nel corso della loro lenta evoluzione, hanno assunto una forma particolare detta "bilabiata" cioè a forma di labbra più o meno aperte, per facilitare la visita solo agli insetti preferiti e cioè a quelli che meglio possono effettuare un’impollinazione mirata, senza dispersione di prezioso polline. Le "labbra" di questa specie si mostrano ben aperte: il labbro inferiore della corolla offre una comoda base di atterraggio per gli insetti, mentre il labbro superiore forma un "cappuccio" entro il quale sono posizionati gli stami. L’insetto si aggrappa al labbro inferiore introducendosi nel tubo corollino fino a raggiungere il delizioso nettare che si trova in profondità e durante questa manovra, il suo peso fa leva provocando l’inarcatura degli stami che vanno proprio a posarsi sul suo dorso… riempiendolo di polline. E’ evidente che solo insetti provvisti di lunghi apparati succhiatori come le farfalle, o quelli dimensionati per entrarvi, avranno accesso a questi fiori, mentre sarà precluso l’ingresso a tutti gli altri.
- La Salvia pratensis possiede proprietà simili, anche se più blande, alla Salvia officinalis (salvia domestica). Entrambe esercitano un’azione tonica, digestiva, antisettica, espettorante e antispasmodica. Per uso esterno buon rimedio in caso di gengivite, per eczemi, piaghe e punture d’insetti.
Le foglie, pur non avendo la marcata aromaticità della più nota Salvia officinalis, possono essere utilizzate per insaporire sughi, minestre, frittate o ripieni per torte salate insieme ad altre erbe.
14/1/2018
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