Ranuncolo favagello
Foto di Ranuncolo favagello
Pianta di aspetto lucente e flaccido.

<p>I fiori hanno un colore giallo lucente.</p> <p>Il <a href=glos_bot.php?v=calice>calice</a> ha 3-4 <a href=glos_bot.php?v=sepali>sepali</a> giallo-verdastri, ovati.</p> <p>Le foglie basali hanno un lungo picciolo, <a href=glos_bot.php?v=lamina>lamina</a> lucida e grassetta, di forma ovale con base cuoriforme e margine <a href=glos_bot.php?v=crenato>crenato</a>.</p> <p>I <a href=glos_bot.php?v=tubero>tuberi</a> riuniti in fascetti.</p>
Specie: Ficaria verna Huds. subsp. verna
=Ranunculus ficaria L.
Nome volgare: Ranuncolo favagello
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:RANUNCULACEAE
Habitat: boschi umidi, sponde
Fioritura: da Marzo a Aprile
Forma: Geofita bulbosa
(Emicriptofita scaposa)
Durata/Portamento: perenne
Colore del fiore: giallo
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

Pianta erbacea alta 6-30 cm glabra e lucida. Comune nel Parco nei luoghi freschi e umidi.

Il fusto è piuttosto flaccido, sdraiato o ascendente semplice o ramificato, spesso radicante ai nodi. Sono presenti numerosi piccoli tuberi sotterranei chiari e fusiformi riuniti in fascetti.

Le foglie basali hanno un lungo picciolo, lamina lucida e grassetta, di forma ovale con base cuoriforme e margine crenato. Le foglie inserite sul fusto (cauline) sono poche, più piccole e con picciolo più corto. Non sono presenti bulbilli all'ascella delle foglie.

I fiori, di color giallo lucente, grandi 20-25 mm, sono solitari e portati su lunghi peduncoli che partono dall'ascella delle foglie. Il calice ha 3-4 sepali giallo-verdastri, ovati.

Il frutto è formato da numerosi acheni di 2,5-3,5 mm, pubescenti, ovoidali con l'apice acuminato.

Particolarità:

  • Il nome del genere Ficaria deriva dal latino "ficus" per le radici costituite da tubercoli che ricordano dei piccoli fichi.
    Il nome della specie verna viene dal latino e significa "primaverile".
  • La pianta ha proprietà rubefacenti, vescicatorie e irritanti della pelle, responsabili di seri inconvenienti. Veniva tradizionalmente impiegata per guarire ragadi, sciatica, gotta ed artrite applicando le foglie e le radici sulla parte malata per il tempo necessario a produrre un forte arrossamento della pelle o una vescica. Il suo uso pratico è sconsigliato.

Ultimo aggiornamento:
20/8/2023
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