| Specie: | Euphorbia dulcis L. |
|---|---|
| Nome volgare: | Euforbia bitorzoluta |
| Divisione: | SPERMATOFITE |
| Sottodivisione: | Angiosperme |
| Famiglia: | EUPHORBIACEAE |
| Habitat: | boschi mesofili |
| Fioritura: | da Aprile a Giugno |
| Forma: | Geofita rizomatosa |
| Durata/Portamento: | perenne |
| Colore del fiore: | verde |
| Origine: | autoctona |
| Protezione: | Nessuna |
E' una pianta erbacea alta 30-60 cm, abbastanza comune nel Parco. Cresce nei boschi freschi e si confonde facilmente tra la vegetazione del sottobosco.
Dal rizoma si sviluppa il fusto ascendente, flessuoso, cilindrico e leggermente striato.
Le foglie sono alterne, oblanceolate, finemente dentellate nella metà apicale, con peli sparsi.
L'infiorescenza è a ombrella con con 3-5 raggi a loro volta divisi in due (dicotomi). Ciazio di 1-2 cm con ghiandole ovali spesso arrossate e ovario verrucoso. Brattee triangolari.
I frutti sono capsule triloculari con verruche sulle coste o sparse irregolarmente.
Particolarità:
- Il nome del genere Euphorbia deriva dal nome del medico greco Euphorbos vissuto nel I secolo a.C. che utilizzava il lattice prodotto da queste piante nei suoi preparati.
Il nome della specie dulcis dal latino = dolce è da riferire probabilmente all'aspetto della pianta e non certo al sapore dal momento che tutte le specie di Euphorbia sono velenose. - Tutte le specie appartenenti al genere Euphorbia contengono un lattice biancastro molto irritante a contatto con la pelle e soprattutto con gli occhi.
22/10/2025
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