Specie: | Aster amellus L. |
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Nome volgare: | Astro di Virgilio, Amello |
Divisione: | SPERMATOFITE |
Sottodivisione: | Angiosperme |
Famiglia: | ASTERACEAE (COMPOSITAE) |
Habitat: | prati aridi |
Fioritura: | da Giugno a Novembre |
Forma: | Emicriptofita scaposa |
Durata/Portamento: | perenne |
Colore del fiore: | azzurro |
Origine: | autoctona |
Protezione: | Nessuna |
Pianta erbacea alta 20-50 cm. Dall'estate fino all'autunno inoltrato, i suoi fiori ravvivano i prati terrazzati ben assolati del Parco facendosi notare per il loro colore azzurro intenso.
Il fusto è cilindrico, eretto e ramificato in alto.
Le foglie basali sono ovali-ellittiche, picciolate; quelle cauline sono sessili e progressivamente ristrette in alto.
I capolini (2-6) riuniti in corimbo, sono vistosi, del diametro di 3-4 cm ed hanno fiori tubolosi gialli al centro e fiori ligulati azzurri periferici. Le squame dell'involucro sono ovato-oblunghe, ottuse, con l'apice spesso ricurvo all'esterno.
I frutti sono acheni ispidi con pappo breve e biancastro.
Particolarità:
- Il nome del genere Aster deriva dal greco e significa "fiore a stella".
Il nome della specie amellus deriva da "Amello", il nome della pianta al tempo dei Romani. - Il Poeta Virgilio citò questo fiore nel IV libro delle Georgiche dedicato all’apicoltura. Dal suo scritto deriva il nome volgare "Astro di Virgilio".
"Nei prati c’è anche un fiore, al quale gli agricoltori diedero il nome "amello",
erba facile da trovare in quanto da un unico cespo spunta un fitto cespuglieto,
dorato al centro, ma nei petali che si aprono tutto intorno traluce il porporino della viola scura;
spesso ne sono ornati gli altari degli dei con ghirlande intrecciate;
di sapore asprigno in bocca, i pastori lo raccolgono nelle vallate pascolate vicino al sinuoso fiume Mella.
Cuoci le sue radici con Bacco odoroso, e per mezzo di canestri ripieni ponilo come cibo dinnanzi alle entrate."
13/8/2015
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