Biancospino messicano
Foto di Biancospino messicano
Le foglie sono alterne, i rami giovani sono rossicci e tomentosi.

<p>Un piccolo arbusto ai margini del bosco.</p> <p>Un ramo.</p> <p>Le foglie sono <a href=glos_bot.php?v=sessile>sessili</a>, con <a href=glos_bot.php?v=lamina>lamina</a> ovato-romboidale lunga 4-8 cm.</p> <p>Alla base delle foglie, sono presenti due brevi <a href=glos_bot.php?v=stipola>stipole</a> caduche a maturità. Il margine è <a href=glos_bot.php?v=seghettato>seghettato</a>.</p> <p>La pagina inferiore è <a href=glos_bot.php?v=tomentoso>tomentosa</a>.</p> <p>I rami sono provvisti di robuste spine.</p> <p>Le <a href=glos_bot.php?v=gemma>gemme</a>.</p> <p>I fusti hanno corteccia brunastra con screpolature reticolate.</p>
Specie: Crataegus mexicana Moc. & Sessé ex DC.
Nome volgare: Biancospino messicano
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:ROSACEAE
Habitat: margini boschivi
Fioritura: da Maggio a Giugno
Forma: Fanerofita cespugliosa
Durata/Portamento: arbusto
(perenne)
Colore del fiore: bianco
Origine: esotica
Protezione: Nessuna

Il Biancospino messicano è un arbusto spinoso o piccolo albero proveniente dal Messico e dal Guatemala, da noi importato e frequentemente coltivato per i suoi frutti eduli. Il primo ritrovamento allo stato spontaneo in Italia è stato segnalato (2010) proprio nel nostro territorio, in cui è presente con pochi individui. E' una pianta a crescita lenta e può raggiungere l'altezza di 8-10 metri anche se gli arbusti da noi osservati raggiungono al massimo i 3 metri. Presenta una chioma folta e irregolare che forma un'ampia corona con rami ricadenti negli individui più maturi.

I fusti hanno corteccia brunastra con screpolature reticolate; i rami giovani sono rossicci e tomentosi.

Le foglie sono alterne, sessili, con lamina ovato-romboidale lunga 4-8 cm, tomentosa sulla pagina inferiore. Alla base delle foglie, sono presenti due brevi stipole caduche a maturità. Il margine è seghettato.

I fiori sono riuniti in infiorescenze ad ombrella ed hanno la corolla formata da 5 petali biancastri o rosati del diametro di circa 2 cm al cui centro spiccano le antere rosa.

Il frutto è un pomo globoso di color rosso-arancio di circa 2 cm di diametro. Matura in autunno.

Particolarità:

  • Il nome del genere Crataegus deriva da "kràtaigos", nome con cui i Greci indicavano il Biancospino, che significa "forza e robustezza"; infatti ha un legno duro e a crescita lenta.
    Il nome della specie mexicana ne indica la provenienza.
  • I frutti di questo Biancospino si possono consumare crudi, cotti e preparati in marmellate. Il loro sapore assomiglia a quello delle mele, ma contengono semi molto duri. In Messico i frutti vengono lavorati industrialmente per estrarre pectina utilizzata per cibi, cosmetici e farmaci. Nella medicina tradizionale vengono impiegati per il trattamento di malattie respiratorie come raffreddore, influenza ed asma.
    L'infuso ottenuto dalle radici ha proprietà diuretiche ed è un rimedio contro la diarrea, le foglie hanno un effetto rilassante.
    Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
  • Il legno è duro e compatto, utilizzato per attrezzi manuali e come legna da ardere.
  • E' il primo ritrovamento di questa pianta allo stato spontaneo in Italia. La segnalazione è stata pubblicata in:
    "Milena Villa (2012) Notulae 203. In: Galasso, G. & Banfi, E. (eds.), Notulae ad plantas advenas longobardiae spectantes: 3(141-208). Pagine Botaniche 36 (2012): 54".

Ultimo aggiornamento:
21/8/2019
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