Nocciolo
Foto di Nocciolo
Le nocciole avvolte dalle brattee fogliacee.

<p>Il fiore femminile con <a href=glos_bot.php?v=stimma>stimma</a> piumoso ed arrossato.</p> <p>I fiori maschili riuniti in <a href=glos_bot.php?v=amento>amenti</a> penduli.</p> <p>Gemme invernali.</p> <p>Gruppo di Noccioli nel Parco.</p> <p>Il fusto è ramificato dalla base con corteccia grigio-bruna lucida e fessurata longitudinalmente, dotata di piccole lenticelle.</p>
Specie: Corylus avellana L.
Nome volgare: Nocciolo
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:BETULACEAE (CORYLACEAE)
Habitat: boschi mesofili
Fioritura: da Gennaio a Febbraio
Forma: Fanerofita cespugliosa
Durata/Portamento: arbusto
(perenne)
Colore del fiore: giallo, verde
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

E' una pianta arbustiva alta da 1 a 5 m molto diffusa nei boschi freschi e umidi del Parco.

I fusti sono eretti, ramificati dalla base, con corteccia grigio-bruna lucida e fessurata longitudinalmente, dotata di piccole lenticelle.

Le foglie hanno un breve picciolo irsuto, sono alterne, con lamina subrotonda ad apice acuto e base cuoriforme, margine doppiamente seghettato.

Già a gennaio fa bella mostra di sé perché i suoi fiori maschili penduli (amenti lunghi 3-5 cm), ricchi di polline, spiccano col loro colore giallo nella vegetazione ancora spoglia e addormentata, mentre i fiori femminili piccolissimi (5-6 mm), dallo stimma rosso e piumoso (situati a poca distanza), sfuggono allo sguardo disattento. E' infatti una pianta monoica.

I frutti (le nocciole), li conosciamo molto bene e sono nucule riunite a 2-3 avvolte da 2 brattee fogliacee sfrangiate.

Particolarità:

  • La nocciola è un frutto selvatico conosciuto fin dall’antichità: i Greci ne apprezzarono la bontà e il valore nutritivo ed i Romani iniziarono a coltivare la pianta negli orti dell’antica Roma. La chiamavano "abellana" perché era molto diffusa nella zona di Avella (città della Campania in provincia di Avellino i cui ruderi esistono ancora oggi), e dalla quale è poi derivato il nome specifico avellana. Il nome del genere Corylus invece proviene dal greco "Korys" che significa "casco" perché la nocciola è racchiusa in un involucro fogliaceo sfrangiato che si stacca a maturazione del frutto.
  • L'albero con i suoi frutti sferici è un simbolo della Luna e quindi legato all'acqua. Ancora oggi, viene usato dai rabdomanti per scoprire le vene d'acqua. Sembra infatti che il ramo di nocciolo entri in risonanza con le onde emesse dalla radiazione dei nodi metallici nella Terra o dalla concentrazione di acqua.
    Anche la bacchetta magica per eccellenza era costituita da un ramo di nocciolo simbolo quindi della saggezza e della magia. Essa consentiva di scoprire non solo l'acqua ma anche i minerali, i tesori nascosti sotto terra, ed anche i criminali e i ladri e dava la facoltà a chi la adoperava di diventare invisibile...
  • Tutta la pianta ha proprietà medicinali: è vermifuga, diaforetica, astringente, febbrifuga, nutritiva, stomachica, tonica. Per spremitura dei semi si ottiene un olio commestibile e di gusto gradevole, impiegato anche dall'industria cosmetica per le sue proprietà emollienti.
    Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
  • Il genere Corylus appartenente alla famiglia Corylaceae è stato incluso nella famiglia Betulaceae (classificazione APW).
Ultimo aggiornamento:
19/1/2023
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