Poligono del Giappone
Foto di Poligono del Giappone
Le foglie hanno un breve picciolo e lamina troncata alla base con apice acuminato. Le infiorescenze crescono alla base delle foglie.

<p>Le <a href=glos_bot.php?v=infiorescenza>infiorescenze</a> a <a href=glos_bot.php?v=spiga>spiga</a> sono costituite da numerosi piccoli fiori bianchi.</p> <p>Il folto fogliame.</p> <p>Le foglie sono lunghe 5-12 cm, hanno un breve picciolo e <a href=glos_bot.php?v=lamina>lamina</a> ovale troncata alla base, con apice <a href=glos_bot.php?v=acuminato>acuminato</a>.</p> <p>Le <a href=glos_bot.php?v=ocrea>ocree</a> sono lunghe 4-6 mm, brune, oblique all’apice, senza frange. </p> <p>Il fusto di una giovane pianta.</p> <p>Un cospicuo gruppo di piante ai margini del torrente Molgoretta.</p> <p>La pianta si diffonde rapidamente colonizzando vaste aree.</p> <p>Lo spesso strato di foglie forma una folta chioma che sopprime la vegetazione indigena per mancanza di luce.</p>
Specie: Reynoutria japonica Houtt.
=Fallopia japonica (Houtt.) Ronse Decr.
Nome volgare: Poligono del Giappone
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:POLYGONACEAE
Habitat: sponde
Fioritura: da Luglio a Settembre
Forma: Geofita rizomatosa
Durata/Portamento: perenne
Colore del fiore: bianco
Origine: esotica
Protezione: Nessuna

Si tratta di una pianta erbacea esotica di grandi dimensioni (alta fino a 3 m). E' originaria del Giappone ed è stata importata in Italia nel secolo scorso per ornamento. Purtroppo alcune specie introdotte volutamente o accidentalmente dall’uomo, si propagano velocemente fino a divenire strutture permanenti del paesaggio naturale, provocando così la riduzione o la perdita definitiva di specie autoctone rilevanti dal punto di vista paesaggistico ed ecologico. Anche nel Parco si assiste ad una progressiva diffusione di alcune specie esotiche ed in particolare Reynoutria japonica si sta propagando e stabilizzando in alcune zone vicino ai corsi d'acqua e lungo le strade.

Dai robusti e profondi rizomi sotterranei si sviluppano fusti vigorosi, glabri, rossastri.

Le foglie sono alterne, lunghe 5-12 cm, hanno un breve picciolo e lamina ovale troncata alla base, con apice acuminato. Le ocree sono lunghe 4-6 mm, brune, oblique all’apice, senza frange. Lo spesso strato di foglie forma una folta chioma che sopprime la vegetazione indigena per mancanza di luce.

Le infiorescenze a spiga, lunghe 8-12 cm, crescono all'ascella delle foglie e sono costituite da numerosi piccoli fiori bianchi.

I frutti sono piccoli acheni trigoni di color rosso-bruno, circondati da una membrana biancastra che facilita la loro dispersione ad opera del vento.

Particolarità:

  • Il nome del genere Reynoutria è dedicato al Barone van Reynoutre (sec. XVI) che, secondo Lobelius, era un appassionato estimatore delle piante.
    Il nome della specie japonica ne indica la provenienza.
  • Questa pianta oggi considerata persistente e nociva, è stata introdotta in Europa (Gran Bretagna) nel 1825 come specie di gran pregio ornamentale e coltivata nelle serre per essere destinata ai giardini più prestigiosi d'Europa. Furono importate solo piante con fiori femminili (pianta dioica) ma grazie alla sua potente capacità riproduttiva per via vegetativa, si diffuse rapidamente in Europa, in Nord America ed in misura minore in Australia.
    Nei successivi 20 anni furono importate dal Giappone altre piante cogeneri (Fallopia sachalinensis) stavolta con fiori ermafroditi e questo facilitò la riproduzione sessuale tre le due specie che diede origine a numerosi ibridi interfertili, molti dei quali sparsi come mine vaganti e non ancora conosciuti.
    In Gran Bretagna una severa normativa del 1981 metteva in guardia chiunque avesse piantato o favorito la diffusione di queste piante in natura. Ma nonostante ciò la causa maggiore della loro diffusione furono i movimenti di terra contaminata dai loro rizomi che ben presto diedero origine a nuovi e forti individui.
    Nel 1990 una nuova legge impose la riqualificazione di tali zone "inquinate" investendo una gran quantità di denaro. Sino ai giorni nostri la Gran Bretagna ha sviluppato numerosi programmi di controllo biologico ma sono anche necessarie ed importanti la sensibilizzazione e la collaborazione della gente affinché evitino di diffondere la pianta.

Ultimo aggiornamento:
24/3/2023
Opzioni

Elenca altre specie della stessa famiglia:
Elenca altre specie che fioriscono nello stesso periodo:
Cerca la distribuzione di questa specie sul Portale della Flora d’Italia: