Erba da porri, Celidonia
Foto di Erba da porri, Celidonia
Se viene spezzata, la pianta emette un lattice caustico.

<p>I fiori sono riuniti a 2-6 in graziose e vivaci <a href=glos_bot.php?v=ombrella>ombrelle</a> terminali di color giallo oro, hanno 4 petali spatolati.</p> <p>Le foglie sono <a href=glos_bot.php?v=pennatosetta>pennatosette</a> con 7 segmenti <a href=glos_bot.php?v=lobato>lobati</a> e arrotondati.</p> <p>La pianta in fruttificazione.</p> <p>I frutti sono <a href=glos_bot.php?v=capsula>capsule</a> lineari contenenti numerosi piccoli semi provvisti di un’appendice (eleosoma) molto nutriente e appetita dalle formiche. </p>
Specie: Chelidonium majus L.
Nome volgare: Erba da porri, Celidonia
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:PAPAVERACEAE
Habitat: ruderi
Fioritura: da Aprile a Ottobre
Forma: Emicriptofita scaposa
Durata/Portamento: perenne
Colore del fiore: giallo
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

E' una pianta erbacea alta 10-50 cm dall'odore sgradevole, molto comune tra le macerie e i ruderi, sui muri, sempre vicino ai luoghi abitati. Tutta la pianta se viene spezzata produce un lattice biancastro che a contatto con l'aria diventa aranciato.

Il fusto è prostrato o ascendente, un po' pubescente.

Le foglie sono pennatosette con 7 segmenti lobati e arrotondati, glauche di sopra e più chiare di sotto.

I fiori, del diametro di circa 2 cm, sono riuniti a 2-6 in graziose e vivaci ombrelle terminali di color giallo oro; hanno 4 petali spatolati e due sepali che si staccano alla fioritura.

I frutti sono capsule lineari ed erette.

Particolarità:

  • Il nome del genere Chelidonia deriva dal greco "chelidón" che significa "rondine" ma nel Medioevo si pensava derivasse dal latino "coeli donum" cioè "dono del cielo".
    Il nome della specie majus è una forma che deriva dal latino per indicare una specie maggiore, più grande rispetto ad altre delle stesso genere.
  • In ogni caso la derivazione del nome è legata alle rondini in quanto il ciclo biologico della pianta coincide con l'arrivo e la partenza di questi volatili. Inoltre qualcuno asserisce che il collegamento con le rondini sia dovuto al comportamento di questi uccelli che, secondo una leggenda popolare, avrebbero strofinato dei rametti di Celidonia sulle palpebre dei piccoli appena nati, per far aprire loro gli occhi.
  • In realtà è una pianta che contiene molti alcaloidi tossici come tutte le specie appartenenti alla famiglia delle Papaveraceae. Il suo succo caustico può eliminare le verruche e i porri con la stessa efficacia dell'azoto liquido usato dai dermatologi. Non a caso il suo nome volgare è anche "erba da porri".
    Ha comunque molte altre proprietà medicinali: è antispasmodica, diaforetica, colagoga, purgativa, stomachica, diuretica, narcotica.
    Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.
  • La Celidonia o Erba dei Porri, ha fatto un "patto" con le formiche e rappresenta un tipico caso di coevoluzione tra pianta e animale. La pianta produce infatti dei piccoli semi provvisti di un’appendice (eleosoma) molto nutriente e appetita da questi insetti; così le formiche, con il loro instancabile lavoro, fanno il "favore" alla pianta di trasportare ed interrare i suoi semi nelle loro tane favorendone la disseminazione, mentre in cambio esse possono gustare parte del seme senza danneggiarlo. La disseminazione attraverso le formiche si chiama mirmècora.
Ultimo aggiornamento:
3/3/2016
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