E' una pianta erbacea cespugliosa originaria del Nord America, poi diffusasi nell'Europa meridionale dove ormai è considerata infestante. E' alta 30-120 cm, ruvida al tatto, provvista di lunghe radici a fittone. Si riconosce soprattutto dai frutti, dotati di numerosi uncini che servono per attaccarsi al pelo degli animali (dispersione zoocora). Cresce negli incolti, ai margini dei campi coltivati e nelle zone ruderali.

I fusti sono pubescenti, eretti o prostrati, ramificati sin dalla base.

Le foglie sono pelose su entrambe le facce, hanno un lungo picciolo (5-15 cm) e lamina triangolare, palmata, con margine dentato-crenato e base cuneata. All'apice ci sono 2 spine curve formanti un uncino breve.

I fiori sono riuniti in capolini monoici: quelli maschili, situati sopra quelli femminili, si staccano dopo la fioritura e non hanno calice ma solo una corolla a tubo terminante in 5 denti e 5 stami; i capolini femminili sono composti da 2 soli fiori aventi uno stilo biforcuto e sono inseriti in un involucro indurito e spinoso.

Il frutto, lungo 18-25 mm, è formato dall'involucro ingrossato dei fiori femminili ed è sormontato da spine ripiegate ad uncino. I 2 acheni di cui è composto, portano alla sommità due specie di becchi.

Particolarità:

• Il nome del genere Xanthium deriva dal greco "xanthós" = giallo e indica il colorante giallo presente nella pianta.
  Il nome della specie orientale è relativo all'area di distribuzione.
  Il nome volgare deriva da "lappa", usato da Virgilio per indicare le piante con frutti che si attacano alle vesti o al pelo degli animali.