Pianta erbacea alta 10-15 cm con numerosi stoloni striscianti e radicanti ai nodi che si allungano fino a 30 cm tapezzando il terreno di foglie dal colore verde scuro. I fusti fioriferi sono eretti, quadrangolari con facce pelose sui due lati opposti nella parte superiore, spesso sfumati di porpora o violetto. E' una specie comune nel Parco e cresce nei prati stabili, sui pendii erbosi, preferibilmente in luoghi freschi e ombreggiati. Da non confondere con Ajuga genevensis molto simile ma senza stoloni e con fusto peloso su tutte le facce.

Le foglie basali sono disposte in rosetta, hanno la lamina ovato-spatolata lucida, crenata sul margine, ristretta alla base in un lungo picciolo; quelle cauline si riducono verso l'alto diventando brattee violacee e quasi sessili.

I fiori sono raggruppati in un'infiorescenza densa e sono disposti all'ascella di brattee all'apice del fusto. La corolla è azzurro-violetta striata di bianco ed è composta da un labbro superiore ridotto a 2 denti (quindi quasi nullo) e un labbro inferiore a 3 lobi; gli stami con i filamenti azzurri emergono dal tubo corollino.

Il frutto è composto da 4 nucule (tetrachenio), con superficie rugosa.

Particolarità:

• Il nome del genere Ajuga deriva dal latino "iùgum"=giogo preceduto dalla a privativa cioè "senza giogo", per l’apparente assenza del labbro superiore della corolla.
  Il nome della specie reptans si riferisce ai suoi stoloni striscianti.
• E' una pianta medicinale, conosciuta sin dai tempi antichi per le sue proprietà astringenti, vulnerarie e antiinfiammatorie. Veniva usata per attenuare infiammazioni della cavità orale, ridurre i disturbi emorroidali, frenare emorragie, mitigare infiammazioni intestinali e diarree.
  Attenzione: le indicazioni farmaceutiche hanno solo scopo informativo; qualunque applicazione e assunzione deve essere prescritta e seguita dal medico.