Euforbia minore
Foto di Euforbia minore
Fiorisce in continuazione tutto l'anno.

<p>Le <a href=glos_bot.php?v=infiorescenza>infiorescenze</a> a <a href=glos_bot.php?v=ciazio>ciazio</a> e le <a href=glos_bot.php?v=capsula>capsule</a> liscie con ali doppie sulle cocche.</p> <p>La pianta ai margini di una strada.</p>
Specie: Euphorbia peplus L.
Nome volgare: Euforbia minore
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:EUPHORBIACEAE
Habitat: margini vie, orti, ruderi
Fioritura: da Gennaio a Dicembre
Forma: Terofita scaposa
Durata/Portamento: annuale
Colore del fiore: verde
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

Pianta erbacea alta 10-20 cm glabra, comune in tutto il territorio del Parco. Cresce tutto l'anno nei coltivi, negli orti, ai margini di sentieri e vie, solitamente su suoli concimati e ricchi di nitrati. Nella stagione invernale assume spesso una colorazione rossastra e fiorisce in continuazione anche quando la pianta non è ancora del tutto sviluppata.

Il fusto è ascendente, cilindrico, generalmente ramificato nella parte superiore.

Le foglie sono alterne, obovate o ellittiche, solitamente glauche (alle volte arrossate).

L'infiorescenza è a ombrella con 2-3 raggi che si dividono a loro volta ripetutamente in 2 (dicotomi). Le brattee sono triangolari-ovate e sopra di esse stanno 4 ghiandole verdi-giallastre con 2 corni sottili che circondano gli stami (fiore maschile ridotto) e subito accanto c'è l'ovario dal quale fuoriescono i pistilli (fiore femminile ridotto). Tale struttura fiorale, tipica delle Euphorbie, è detta ciazio ed in questo caso misura 6-10 mm.

Il frutto è una capsula liscia con ali doppie sulle cocche (carattere distintivo di questa specie).

Particolarità:

  • Il nome del genere Euphorbia deriva dal nome del medico greco Euphorbos vissuto nel I secolo a.C. che utilizzava il lattice prodotto da queste piante nei suoi preparati.
    Il nome della specie peplus viene dal greco e significa copertura, riparo.
  • Tutta la pianta contiene un lattice biancastro, amaro e appiccicoso, tossico e irritante.
Ultimo aggiornamento:
4/11/2015
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