Papavero spinoso
Foto di Papavero spinoso
I fiori di color arancio-rosso hanno una macchia scura alla base. Gli stami hanno filamenti violacei ed antere blu.

<p>La <a href=glos_bot.php?v=capsula>capsula</a> è ellittica, irta di setole rade e ripiegate all'insù.</p>
Specie: Roemeria hispida (Lam.) Stace
=Papaver hybridum L.
Nome volgare: Papavero spinoso
Divisione: SPERMATOFITE
Sottodivisione: Angiosperme
Famiglia:PAPAVERACEAE
Habitat: coltivi, incolti
Fioritura: da Maggio a Giugno
Forma: Terofita scaposa
Durata/Portamento: annuale
Colore del fiore: arancio
Origine: autoctona
Protezione: Nessuna

Il Papavero è una pianta erbacea da tutti conosciuta (ne esistono diverse specie) e le persone più anziane si ricorderanno i campi dorati di cereali ravvivati dal rosso di questi fiori. Purtroppo tale visione oggi è rara anche nel Parco, a causa dei diserbanti e delle sostanze chimiche che largamente vengono utilizzate in agricoltura. E' più facile osservare i papaveri ai margini dei campi, negli incolti o lungo le massicciate ferroviarie dove possono attecchire indisturbati.

Il fusto è eretto, ispido, spesso ramificato, alto 20-50 cm.

Le foglie basali sono picciolate, due volte pennatosette mentre quelle cauline sono sessili, pennatosette a segmenti più larghi e con lacinie acute.

I fiori, che misurano 3-4 cm di diametro, sono solitari su peduncoli lunghi e pubescenti; hanno 4 petali arrotondati ben aperti, che si ricoprono sui bordi, di color arancio-rosso con macchie scure alla base. Gli stami hanno filamenti violacei ed antere blu.

Il frutto è una capsula ellittica, irta di setole rade e ripiegate all'insù. L'apice della capsula è suddivisa in 5-10 raggi stigmatici (vedi differenze da Roemeria apulua (Ten.) Banfi, Bartolucci, J.-M.Tison & Galasso). I minuscoli semi fuoriescono dai pori della capsula e vengono disseminati dal vento.

Particolarità:

  • Il nome del genere Roemeria è dedicato al medico, entomologo e botanico svizzero Johann Jacob Roemer (1763-1819) che fu anche direttore dell'Alter Botanischer Garten, Zürich.
    Il nome della specie hispida significa ispido, irsuto.
  • Secondo la mitologia greca il Papavero e il Grano sono legati alle vicende di Demetra (dea della Terra, protettrice delle messi e dell’agricoltura), sempre raffigurata con una ghirlanda in testa di spighe di grano e papaveri.
    Infatti narra il mito che un giorno di giugno Persefone, la bellissima figlia di Zeus e Demetra, coglieva dei fiori con altre compagne in un prato di Sicilia. Allontanatasi dal gruppo, all’improvviso la terra si aprì e, dal profondo degli abissi, apparve Ade, dio degli Inferi, che la rapì per farla sua sposa. Il rapimento si era compiuto con il consenso di Zeus, ma Demetra, quando si accorse che Persefone era scomparsa, per nove giorni corse per tutto il mondo alla ricerca della figlia senza riuscire a trovarla, né ad avere notizie sul suo rapimento.
    Al decimo giorno venne a sapere che sua figlia era stata rapita da Ade e che avrebbe trascorso il resto della sua esistenza nel mondo sotterraneo. Demetra, tradita dalla sua stessa famiglia di dei, abbandonò l’Olimpo e, per vendicarsi, smise di occuparsi della Terra così ben presto tutto avvizzì e la razza umana fu colpita da una grande carestia.
    Senza darsi per vinta, si rivolse a Zeus per ottenere il suo aiuto ed egli dovette cedere anche a causa delle suppliche e dei lamenti dei mortali che nel frattempo venivano decimati dalla carestia. Zeus inviò Ermes (il messaggero degli dei) nell’oltretomba da Ade per ordinargli di rendere Persefone alla madre ma ad un patto: avrebbe riportato sulla terra Persefone solo se la figlia non avesse mangiato né bevuto nulla negli inferi.
    Ma Ade l’aveva legata a sé facendole mangiare un chicco di melograno. Grande fu la commozione di Demetra quando rivide la figlia ed in quello stesso istante la terra ritornò fertile ed il mondo riprese a godere dei suoi doni. Solo più tardi Demetra scoprì l’inganno teso da Ade: avendo Persefone mangiato il chicco di melograno nel regno dei morti, era costretta a farvi ritorno, ogni anno, per sei mesi.
    Fu così allora che Demetra decretò che nei sei mesi in cui Persefone sarebbe restata nel regno dei morti, nel mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata dando origine all’autunno e all’inverno, mentre nei mesi restanti la terra sarebbe rifiorita e i campi si sarebbero ricoperti di spighe di grano e papaveri dando origine alla primavera e all’estate.
  • Tutti i papaveri hanno in farmacopea effetti simili, ma non sempre contengono sostanze altamente stupefacenti come il Papaver somniferum, da cui si estrae l’oppio. Il nostro papavero è blandamente sedativo e antispasmodico.
  • Curiosità botanica: il fiore del papavero perde i petali dopo un solo giorno, tuttavia una pianta vigorosa può produrre, durante l’estate, diverse decine di fiori in successione. Non produce nettare ma molto polline che costituisce nutrimento ed attrazione per gli insetti pronubi (impollinatori).

Ultimo aggiornamento:
30/11/2022
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