| Specie: | Aconitum lycoctonum L. emend. Koelle =Aconitum vulparia Rchb.  | 
|---|---|
| Nome volgare: | Aconito vulparia, Strozzalupi | 
| Divisione: | SPERMATOFITE | 
| Sottodivisione: | Angiosperme | 
| Famiglia: | RANUNCULACEAE | 
| Habitat: | boschi umidi, sponde | 
| Fioritura: | da Luglio a Agosto | 
| Forma: | Emicriptofita scaposa | 
| Durata/Portamento: | perenne | 
| Colore del fiore: | bianco, giallo | 
| Origine: | autoctona | 
| Protezione: | Nessuna | 
Pianta erbacea alta 80-120 cm con fusto ascendente, cilindrico e pubescente nella parte superiore. Nel Parco la si può trovare nei boschi umidi di fondovalle, solitamente vicino ai corsi d'acqua.
Le foglie basali sono verde-scuro con picciolo lungo (circa 20 cm) e lamina palmata, divisa in 5 segmenti lobati e dentati. Le cauline sono simili, ma sessili e con incisioni più profonde.
L'infiorescenza a spiga è ramosa e fogliosa, formata da 10-20 fiori giallastri (lunghi circa 3 cm) con una caratteristica forma ad elmo, portati su brevi peduncoli arcuati.
I frutti sono follicoli riuniti in gruppi di 3.
Particolarità:
- Il nome del genere Aconitum deriva dal greco "akóne" = pietra, forse per indicare l'habitat?
Il nome della specie lycoctonum deriva dal greco "lýkos" = lupo e "ktéino" = io uccido. - E' una pianta molto velenosa, i suoi estratti venivano usati per avvelenare le esche di topi, lupi e volpi (motivo per cui sono nati i nomi volgari di "vulparia", "strozzalupi"). E' un potente anestetico che provoca paralisi cardiaca o respiratoria; il veleno può essere assorbito anche attraverso la pelle e provocare dermatiti.
Fin dai tempi antichi si spalmavano di aconito le spade, le lance e le frecce provocando ferite mortali per i nemici. - Nel Medioevo era un'erba usata per sortilegi e malefici operati da maghe e streghe. Per questo ispirò il simbolo della Vendetta e del Maleficio.
 
17/8/2017
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